Il balsamo per i cuori infranti
Lewis Capaldi è l’amico che tutti vorremmo avere, per due ragioni fondamentali. La prima è che se per caso sei affranto perché la tua vita sentimentale è appena andata in frantumi, le sue ballad struggenti, cantate con quella voce a tratti rotta dall’ emozione, rappresentano la cura perfetta per consolare il tuo cuore dolente. La seconda è che, quando finalmente avrai smesso di crogiolarti nel tuo dispiacere ed avrai voglia di dimenticare i problemi, egli ti stupirà facendoti sorridere grazie alle sue innate qualità di simpaticone bonario, che riesce a trasformare un’occasione formale come un’intervista, in una situazione in cui non riesci a smettere di ridere.
Scozzese di origini irlandesi, nonostante il cognome, è il fenomeno del momento sia in Inghilterra, dove il suo album di debutto Divinely Uninspired To A Hellish Extent in pochi mesi è diventato uno dei più grandi successi degli ultimi 25 anni, sia da noi.
Ha cominciato la sua carriera cantando nei pub a undici anni, anche se gli era vietato l’accesso in quanto minorenne ma suo fratello maggiore suonava in una band, ed ogni volta che andava a suonare si portava dietro anche lui.
Fin da piccolo scriveva canzoni, pubblicandole su SoundCloud.
Per anni non ha avuto tanti follower ma, alla fine, la sua musica è semplicemente arrivato alle orecchie della persona giusta.
Il suo segreto è stato quello di non arrendersi mai.
Oggi appena ventiduenne, Lewis Capaldi è riuscito in pochi mesi a passare dall’esibirsi di fronte a poche centinaia di persone nei night club scozzesi a suonare di fronte a quasi cinquecentomila spettatori, aprendo i concerti di Ed Sheeran.
Oltre che alla graffiante e riconoscibile voce che è miscuglio di rock anni Ottanta e di pop contemporaneo, Lewis si affida alla sua caratteristica ironia e auto-ironia per conquistare il pubblico (peraltro perfettamente rappresentata dalla campagna di affissioni lanciata dall’artista per anticipare i suoi dischi).
Il suo ultimo album, scritto da Capaldi insieme a Jamie Hartman e Maley, ha un titolo volutamente ironico, ma le tematiche affrontate nei brani ruotano intorno all’amore, alla perdita ed alle sofferenze di cuore.
Il brano che oggi abbiamo scelto per rappresentarlo è Someone You Loved, terzo singolo estratto dal suo album Breach.
Il video è stato realizzato in collaborazione con l’organizzazione di beneficenza Live Life, Give Life per favorire la sensibilizzazione sul tema della donazione di organi.
Queste le parole di speranza scritte sotto la descrizione del video: «Ad un certo punto della nostra vita vogliamo tutti creare un forte legame e dare un contributo positivo al mondo. Diventare un donatore di organi è il primo passo eroico per creare questa eredità: il dono della vita».
Il video, che si basa proprio su questo tema, è molto commovente. Racconta la storia di un marito che sta soffrendo molto poiché la sua sua amata moglie è mancata: lei, prima di morire, ha deciso di salvare la vita di una giovane madre, donandole il suo cuore.
Quando il vedovo si deciderà a fare visita alla famiglia della donna, ella gli mostrerà la ferita, lasciata dall’intervento sul suo petto e delicatamente vi poggerà sopra la mano dell’uomo.
Un semplice gesto con cui fare intendere quanto ancora della donna da lui tanto amata, adesso viva in un’altra persona.
Infine, l’apoteosi della commozione: anche la bambina gli si fa vicino, porgendogli un disegno come suo personale ringraziamento per aver contribuito a far stare meglio la mamma.
L’uomo trova finalmente conforto al suo dolore: la morte della moglie ha rappresentato la vita per un’altra donna, grazie ad un suo ultimo gesto di amore e di altruismo.
Insomma, tutto bello in questa canzone. Per questo ci piace condividerla con voi tutti.
Bravo Lewis, continua così!