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Piazza degli Strozzi

 

Piazza Strozzi è lo spazio urbano collocato davanti a palazzo  Strozzi a Firenze.
Il palazzo non è comunque l’unico possedimento degli Strozzi in questa area: vicinissima è l’antica torre degli Strozzi e il palazzo dello Strozzino.

Anche questa area, al pari della vicina piazza della Repubblica fu sistemata nel corso del cosiddetto Risanamento ottocentesco, che mutò il volto di questa parte della città per permettere la nuova sistemazione urbanistica dell’intero centro.

Il vecchio nome della piazza era detta in passato “piazza delle Cipolle”, in riferimento ai prodotti del vicino Mercato Vecchio e in questa zona esisteva, per esempio, la chiesa di Santa Maria degli Ughi, accanto al palazzo dello Strozzino – nell’area dell’attuale cinema Odeon – fondata forse nel IX secolo e denominata anche Santa Maria Primerana.

La campana di questa chiesa segnava il cessare di tutti i lavori nel Mercato Vecchio, alle tre di notte. Venne demolita alla fine dell’Ottocento assieme alle costruzioni vicine. Al posto della chiesa nacque il palazzo Mattei, un “palazzone” ottocentesco piuttosto anonimo.

Palazzo Strozzi fu realizzato da Benedetto da Maiano a partire dal 1491 ed era il più grande della Firenze rinascimentale. I costosissimi lavori subirono diverse battute d’arresto, in conseguenza delle alterne vicende familiari, e furono definitivamente interrotti nel 1523, restando incompiuto solo il cornicione, come si vede da via degli Strozzi. Sull’esterno del palazzo, dal tipico bugnato digradante, si possono ammirare i magnifici ferri battuti del Caparra il migliore artista-artigiano di questa arte che raggiunse una tale perizia da spingere il Vasari a menzionarlo nelle Vite.

Non lontano, all’angolo con via dei Vecchietti sul palazzo dei Vecchietti, si trova un’altra pregevole decorazione in metallo, il cosiddetto Diavolino del Giambologna, in realtà un satiro realizzato dal maestro fiammingo per ringraziare la famiglia Vecchietti che lo aveva ospitato. Inizialmente faceva pendant con un altro uguale, ma dopo la demolizione di parte del palazzo Vecchietti, sempre nell’Ottocento, fu ricollocata solo una copia, che si ammira ancora oggi, mentre l’originale è custodito al Museo Bardini.

Interessante è anche la lanterna pubblicitaria raffigurante un grifone, che riprende quelle del Caparra, collocata all’angolo con via de’ Pescioni: venne fusa nel 1926 presso la fonderia fiorentina dei Fratelli Biondi.

Il palazzo dello Strozzino fu iniziato nel 1458 da Michelozzo e continuato tra il 1462 e il 1465 da Benedetto da Maiano: oggi solo i primi due piani sono originali, mentre il secondo superiore è frutto di un rifacimento.

Agli Strozzi appartenne anche il palazzo in angolo con via Monalda, dove oggi resta solo lo stemma Palla Strozzi: l’aspetto attuale è infatti dovuto a un rifacimento ottocentesco in stile neorinascimentale.

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Andrea Giovanni Iacopini

Andrea giovanni Iacopini nasce a firenze nel 1955. Geometra con la passione per le storie fiorentine è amante degli animali, della musica anni 70/80, di cinema e della squadra Viola. Si definisce un ottimista per natura.

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