Piazza Cesare Beccaria
Della serie…in giro per Firenze…⚜️!
Piazza Cesare Beccaria è una piazza di Firenze, situata lungo i viali di circonvallazione e con al centro l’antica Porta alla Croce. Vi si accede da via Vincenzo Gioberti, viale Giovanni Amendola, viale della Giovine Italia, Borgo la Croce, via Alessandro Manzoni, viale Antonio Gramsci.
Realizzata da Giuseppe Poggi durante i lavori di costruzione dei viali di circonvallazione sul sito delle antiche mura abbattute, fu intitolata (inizialmente solo per la parte esterna alla porta) a Cesare Beccaria il 25 novembre 1876 su delibera della giunta di Ubaldino Peruzzi.
Il luogo originariamente si chiamava Piazza alla Croce, essendo dominato dalla maestosa Porta alla Croce, che è sopravvissuta alle demolizioni, ma anche “Piazza della porta alla Croce a Gorgo“, “della porta di Sant’Ambrogio” e, con riferimento invece al mercato che vi si teneva, “piazza del Mercato delle Bestie” o “piazza del Mercato de’ Bovi“.
Il Poggi creò uno spazio circolare con la Porta come fulcro, con una serie di palazzi dalle facciate concave in stile neoclassico. Dalla piazza, in direzione dell’Arno, il viale doveva proseguire con due corsie distinte e divaricantesi, in modo da definire una forca (cioè i lotti ora occupati dall’Archivio di Stato e dalla Caserma Antonio Baldissera delimitati da questa piazza, dai Viali della Giovine Italia e Giovanni Amendola e dal lungarno Guglielmo Pecori Giraldi) da destinare a un grande parterre verde, con bagni pubblici e stabilimenti sportivi e ricreativi, ospitati in un edificio posto dal lato del lungarno a fare da quinta scenografica al grande spazio a giardino.
In realtà, nel tentativo di risolvere la complessa questione della collocazione di una caserma di cavalleria prossima al centro della città, il comune optò nel 1881 per sacrificare la zona verde a favore dell’insediamento militare, cedendo gratuitamente all’Amministrazione Militare tutta la grande area tra il lungarno e Piazza Cesare Beccaria (compreso quindi anche il lotto sul quale attualmente insiste d’Archivio di Stato), e ponendo le basi per la totale saturazione degli spazi come oggi si vede. Ciò determinò nel tempo la trasformazione di uno spazio che doveva essere verde, d’incontro e ricreativo, in uno spazio di rapidi passaggi, sia veicolari sia pedonali.
Sulla piazza sorgeva la stazione ferroviaria di Porta alla Croce, demolita nel 1896, presso la quale era presente il capolinea della tranvia del Chianti.