Quelle “Buchette del Vino” a Firenze
Le Buchette del Vino sono state inventate a Firenze: sono uno spaccato unico ed originale della vita sociale di Firenze fin dai tempi del Granducato.
Avendo acquistato appezzamenti di terreni coltivati a vigneti, le nobili famiglie fiorentine, al fine di poter vendere il loro vino dal Palazzo di città, costruiscono queste Buchette nelle facciate principali. Permettendo così di attuare quel commercio “dal venditore al consumatore“, garanzia di qualità nonché di convenienza.
Queste Buchette hanno avuto nel tempo sviluppi diversi per forme e per decorazioni. Tutte comunque hanno conservato la caratteristica originale dell’apertura ad arco dalla quale passava il fiasco di vino. Nei secoli vengono nominate con una varietà di nomi diversi: Sportelli, Finestrini, Tabernacoli, ecc.
A volte, al commercio del Vino si sostituiva quello dell’olio, altro prodotto tipico delle coltivazioni del territorio toscano. Altre volte ancora, incorporate presso Istituti Religiosi, le Buchette avevano la funzione della raccolta di elemosine.
Successivamente sono state adottate anche in tutta la Toscana, adeguando il loro stile decorativo a seconda della destinazione d’uso o della Famiglia committente. Recentemente, in periodo di pandemia, le Buchette sono state riscoperte e prese in considerazione per la peculiarità di anticontagio, destando interesse generale.