Borgo dei Greci
Della serie…in giro per Firenze…Buongiorno Amici 😀💜!
Borgo dei Greci è una strada del centro storico di Firenze, che corre da piazza di Santa Croce angolo via de’ Benci a piazza di San Firenze angolo via dei Leoni/via dei Gondi. Lungo il tracciato si innestano: via de’ Bentaccordi, via de’ Magalotti e via del Parlagio.
I “borghi” erano nella Firenze altomedievale i nomi delle strade che uscivano da una porta cittadina della vecchia cerchia, lungo le quali ben presto iniziarono ad allinearsi case ed edifici vari. In questo caso il borgo usciva dalle mura romane attraverso la “Porta della Pera” (dal nome della famiglia Peruzzi che dominava questa parte di città), e arrivava ad attraversare, nel tratto più esterno, l’area dell’antico anfiteatro romano di Firenze. La strada probabilmente esisteva anche prima del Duecento, anche se risulta documentata solo nel corso del XIII secolo.
Il nome deriva dall’antica famiglia fiorentina dei Greci, che Dante fa citare da Cacciaguida nel Canto XVI del Paradiso, che nel XIV secolo era già caduta in disgrazia a causa della sua fede ghibellina. Giovanni Villani scrisse poi che a loro apparteneva “tutto il Borgo de’ Greci” e che già alla sua epoca essi non vi vivevano più, essendosi ormai trasferiti a Bologna. Le case dei Greci vennero tutte acquistate dai Peruzzi, il cui stemma è ben visibile sui primi due edifici che si incontrano venendo da piazza Santa Croce. La strada è ricordata anche da Boccaccio nella novella di Fra’ Cipolla. Del tutto infondata è invece l’ipotesi che i Greci fossero gli ospiti provenienti da Costantinopoli per il Concilio di Firenze voluto da Eugenio IV, essendo il nome della strada attestato ben prima.
La carreggiata è a lastrico posato alla rinfusa, con marciapiedi da ambedue i lati. Il flusso pedonale è elevato, trattandosi di un tracciato che collega due tra le maggiori emergenze artistiche fiorentine, piazza Santa Croce e (tramite piazza San Firenze) piazza della Signoria. In ragione di questo continuo passaggio la strada si è andata nel tempo caratterizzando sempre più come commerciale, con numerosi negozi di articoli per turisti.
Sulla strada si trovano varie residenze patrizie e non, per lo più appartenute, in diverse epoche, alla famiglia Peruzzi. Fa eccezione il Palazzo Tafani da Barberino, dove resta uno scudo con la farma antica di quella famiglia che sarà poi celebre come Barberini.
La via ha inoltre avuto fin dall’antichità un connotato religioso. Qui si trovava l’antico tempio di Iside, pù o meno sotto il complesso di San Firenze, e nel medioevo la chiesa di San Fiorenzo, demolita per far posto al nuovo complesso religioso. Dal punto di vista archeologico, la via attraversa anche quello che fu l’anfiteatro romano di Firenze.
Si sa che nella via si riuniva la Compagnia dei Santi Cosma e Damiani degli Speziali, medici e cerusici, forse in un sotterraneo nei pressi del complesso di San Firenze.