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L’ alluvione di Firenze

Un mio ricordo personale, in occasione di un triste anniversario per noi fiorentini e non solo.

Era il 4 Novembre 1966 quando l’Arno trasformò Firenze in Venezia…

Una tragica alluvione che nessuno potrà mai dimenticare 😪. Io avevo undici anni: in quei giorni la scuola era chiusa per il ponte di Ognissanti, per cui ero a casa.
Pioveva di continuo da giorni e nonostante fossi un bambino mi rendevo conto che la situazione dal punto di vista climatico poteva peggiorare anche perché in casa parlavano della piena dell’Arno. Noi, fortunatamente, abitavano al Romito sopra la Fortezza da Basso, quindi lontani dell’Arno ma vicini al torrente Mugnone che era al limite della capienza. La mattina del 4 Novembre quando mi svegliai, era già successo quello che tutti temevamo: l’Arno nella notte era straripato lungo tutto il suo percorso allagando la città e la periferia. Fortunatamente il Mugnone nella nostra zona rimase nel suo letto, però straripò nella zona delle Cascine prima d’immettersi nell’Arno che aveva già tracimato.

Ponte Vecchio durante l’alluvione. (Raffaello Bencini/AFP/Getty Images)

Furono giorni terribili e dolorosi per noi fiorentini e non solo…furono stimati in seguito diciassette morti in città e diciotto nei comuni circostanti. La tragicità dell’evento colpì tutto il mondo, anche perché oltre ai danni personali che subirono molti cittadini, era stata colpita e danneggiata Firenze, la culla dell’Arte nel mondo.

Mi ricordo che nei giorni successivi, quando fu possibile, indossando un paio di stivali e sapendo ciò che mi aspettava, andai in Centro con il mio nonno paterno Giovanni; rimasi colpito dal fango che l’acqua aveva lasciato ovunque.
Ma la cosa che mi fece commuovere, fu la tanta solidarietà che era venuta da tutto il mondo: personaggi famosi e non, ci sostenevano per cercare di risollevare la città colpita dal suo adorato fiume, colui che proprio questa volta l’aveva tradita. Molti furono gli aiuti giunti anche prr recuperare i tanti danni culturali che Firenze aveva subito.

E’ così che tutte queste persone la maggior parte giovani accorsi in aiuto…furono chiamati…”Angeli del Fango”…potrei continuare a raccontare…ma il resto è storia…pubblicata in diversi libri…alcuni dei quali con il commento di Piero Bargellini l’allora Sindaco di Firenze e cantata da buon fiorentino molto ironicamente nonostante la tragedia…dal grande Riccardo Marasco..in un suo brano..intitolato chiaramente..l’Alluvione.

 

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Andrea Giovanni Iacopini

Andrea giovanni Iacopini nasce a firenze nel 1955. Geometra con la passione per le storie fiorentine è amante degli animali, della musica anni 70/80, di cinema e della squadra Viola. Si definisce un ottimista per natura.

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