Le vostre storie,Pagine di diario

Solo Na Mamma

Amo le mie storie, mi piace scriverle ed amo rileggerle ogni qualvolta voglio ritrovare le persone che ho amato.

🌹Con un pizzico di malinconia dovuta forse anche al tempo grigio, ho riletto la storia che sto per raccontare, nata per caso, come ognuna delle mie brevi storie.

Nel mio vagabondare in giro per la città, persone, colori e profumi attirano la mia attenzione e mi fanno balenare immagini e pensieri che poi metto insieme come in un mosaico, per dar corpo a questi brevi racconti.

Io sono Napoletano e vedo e interpreto gli stimoli che mi giungono con il cuore del sud e li esprimo con l’appassionato e verace linguaggio dialettale. (n.b.parlato). Forse, pur sforzandomi di annotare i termini non comprensibili, per chi del sud non è, non sarà facile far comprendere tutto. [per questo non me ne vogliate].
Credo, che solo chi, a prescindere dal dialetto  si immedesimi nelle situazioni che descrivo comprenderà il sentimento che voglio trasmettere.

Il fatto che ha ispirato questi pensieri è reale.

Dopo diversi anni che non ritornavo nel mio quartiere natio, l’altro giorno come richiamato da una voce amica, ci sono tornato. Ho rivisto i percorsi ed i luoghi che mi sono appartenuti per 27 anni, e ho rimesso piede nell’androne del palazzo che ho abitato. Ebbene un turbinio di emozioni mi ha pervaso: nostalgia, vecchi ricordi di fatti e persone che non ci sono più… e proprio il ricordo di una una di esse, la signora che abitava al pianterreno e la cui finestra affacciava sull’ingresso, mi ha ridestato l’immagine del suo affacciarsi la mattina  (appena i figli ed il marito varcavano il portone di ingresso,  per andare a scuola e a lavoro),  ed il tenero saluto che rivolgeva loro, con la classica espressione: ” Statev accort*, LA MADONNA VI ACCOMPAGNA”.

Questo ricordo mi ha riportato a mia mamma** che ogni mattina ci ripeteva la stessa benedizione. Quando mi son ripreso dall’emozione ed ho fissato quella finestra ormai chiusa, ho avuto la consapevole certezza che la signora al pianterreno** più non c’è, ma ancora aleggiava l’amore per i figli e la benedizione per essi, che va’ aldilà  del tempo… perché il suo sentimento d’amore di mamma, le impedisce di andare via per sempre.

    “SOLO NA MAMMA”

Areta*  a fenesta… s’affacciava sta signora…
tutt ‘e matine, si cchiur*   l’uocchjie a vec*ancora.
Che capill bianc e pezzerella,*
nun mancava nu jorn*
ca nun  c’è stev a vicchiarella…
e comm’a na mamma che figljie dà attenzione…
cu nu’  sorriso primm c’ascevn,*
e mannava*  na benerizione.

Mo’  aret* a  fenesta, ce rimast o’ pensiero e sta signora…
Chill  ‘e na mamma
ca’ llassa’*  e figljie sul*…
nun se rassegna ancora.

 

Note:
IL luogo é il civ. 24 del rione LUZZATTI il famoso rione descritto nei racconti dell’amica geniale, da Elena FERRANTE.

**mamma mia, é CARRESE Concetta
**la SIGNORA del pianterreno é La signora Castaldo…ma il mio pensiero va`ad ognuna delle famiglie che  vi abitavano e che porto nel cuore.

Per intenderci:
areta=Dietro
Chiur=Chiudi
Vec=Vedo
Pezzerella=Minuta
Jorn=Giorno
Ascevn=Uscivano
Mannava=Mandava
Llassa’=Lasciare
Sul=Soli

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Ciro Notaro

Ciro Notaro, napoletano, ex funzionario pubblico. Si definisce - Autore per passione e per solidarietà. #LEGATIALFILO 2024 è il progetto a cui si dedica. Ha pubblicato un libro solidale ed alcuni racconti scritti in tempo di Covid19. Collabora da autore in rubriche dedicate di diversi giornali locali. Ha realizzato inoltre sui social vari format per la divulgazione di progetti sociali.

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