Borgo La Croce
Della serie…in giro per Firenze…⚜️!
Borgo La Croce (da non confondere con Borgo Santa Croce) è una strada di Firenze che va da piazza Sant’Ambrogio a piazza Beccaria. La via è la zona pedonale più periferica nel centro di Firenze, uno dei pochi luoghi di passeggio del centro pressoché non toccati dal turismo di massa.
Il nome “borgo” è indice che la strada era una direttrice che usciva da una porta cittadina dell’antica cerchia muraria medievale. La “croce al gorgo” che le dà il nome si trovava più o meno nell’attuale piazza Beccaria e ricordava, secondo la tradizione, il luogo in cui il protomartire fiorentino san Miniato venne decapitato: da qui si sarebbe rialzato e presa la propria testa sottobraccio si sarebbe incamminato attraversando l’Arno dove faceva un’ansa (il “gorgo”), fino alla collina sull’altra sponda dove sarebbe sorta la basilica di San Miniato al Monte.
Quando il duca Alessandro de’ Medici fece chiudere la Porta della Giustizia in fondo a via dei Malcontenti per realizzare un bastione e una fortezza, le tristi processioni dei condannati a morte, che dal Bargello o dal carcere delle Stinche si avviavano verso le forche del paretaio di Nemi o Prati della Giustizia (attuale piazza Piave) dovettero allungare la strada e passare per Borgo la Croce, uscendo dalle mura attraverso la porta alla Croce.
La Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio di cui facevano parte i Battuti Neri che assistevano i condannati, si spostò nel 1931 dalla prima sede dell’oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio nello spedale di San Niccolò degli Aliotti (fondato nel 1420 per assistere i poveri e gli infermi). Per l’ultimo conforto dei condannati sorse anche nel Settecento, ma forse su una preesistenza più antica, un tabernacolo in cui Gesù e Maria si volgono verso i passanti.
Anticamente questa strada portava direttamente a Porta alla Croce ma con, la demolizione delle mura e i lavori di creazione dei viali di Circonvallazione di Giuseppe Poggi, l’ultimo tratto della strada venne demolito e la porta si ritrovò così isolata in mezzo alla nuova piazza che forma una sorta di anfiteatro.
Per alcuni anni, durante il ventennio, la strada fu intitolata al caduto fascista Dante Rossi, per riprendere presto la titolazione tradizionale.
Si innestano lungo il tracciato della strada via della Mattonaia e via dell’Ortone. Per quanto arteria di grande importanza nel suo essere tra le principali di accesso alla città dalla già citata porta alla Croce, la via ha sempre mantenuto carattere popolare e commerciale, anche per la sua vicinanza al mercato di Sant’Ambrogio.
La scelta di pedonalizzarne il tratto dalla piazza a via della Mattonaia ha favorito una sua significativa qualificazione sempre in senso commerciale, rendendola particolarmente animata e frequentata.