Mi trovavo alla Stazione Centrale di Napoli per una commissione, quando una piccola folla di persone attirò la mia attenzione.
Assisteva incuriosita allo sgombero forzato, da parte dei vigili urbani, di un marciapiede occupato dalla copiosa merce di extracomunitari e rom – solite cose…borse…cinture… e abiti dismessi… etc
Al surriscaldarsi degli animi…appunto motivo di attenzione da parte della gente… come nel film di Luciano De Crescenzo, – “Così Parlo’Bellavista” – un ragazzo del pubblico, particolare nel suo genere, per come si presentava, – tipo anello al naso…rasta…pantaloni abbondanti per intenderci,… rivolse colorati, energici epiteti nei confronti dei vigili, incurante forse per la giovane eta’…delle possibili conseguenze .
Per calmarlo ed evitare il peggio per lui, io gli dissi :”ascolta…lo sai che é pericoloso rivolgersi in questi termini alle forze dell’ordine che eseguono il loro dovere...” e lui mi fissò e con sconcertante spontaneità disse: testuali parole…” capooo io so’ Rap se permettete.. e dico sempre la verità “!
E quella ribellione emotiva appunto, era la sua verita’, quale spettatore e protagonista di un fatto di cronaca.
Così nacque questo persinaggio ” IoS●Rep se permettete“, la cui storia per la sua veracita’, ancora mi diverte raccontare.
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