Via degli Anselmi
Della serie…In giro per ⚜️Firenze…Via degli Anselmi.
Via degli Anselmi è una strada del centro storico di Firenze, situata tra via Pellicceria (dove si accede solo tramite passaggio pedonale sotto i portici) e piazza degli Strozzi, incrociandosi a metà con via de’ Sassetti. La strada odierna è in larga parte frutto del Risanamento di Firenze, operato negli anni novanta dell’Ottocento.
Nomi precedenti: Chiasso di Borghese, chiassolino deitro a Borghese, chiasso del forno di Borghese, via degli Spensierati (o Spensieriti), via di Santa Maria degli Ughi.
Si tratta di un breve asse viario nel cuore della città, tracciato a seguito delle demolizioni che interessarono tra il 1885 e il 1895 l’area del Mercato Vecchio e del Ghetto ebraico con l’intento di risanare l’area e di conferirle igiene e decoro borghese, come bene si comprende osservando gli edifici che oggi le sono in fregio, per lo più ispirati a modelli quattro-cinquecenteschi ma segnati da una propensione al gigantismo propria del tempo.
Più in particolare, la strada fu aperta a danno della chiesa di Santa Maria degli Ughi, sovrapponendosi ad un antico tracciato, non in asse, che comprendeva il chiasso di Borghese (da Borghese de’ Sassetti che ebbe qui un forno) e via degli Spensierati. Il nome degli Anselmi le fu attribuito in memoria di questa antica famiglia che qui ebbe le sue case e torri (in realtà più verso via Strozzi), ma che già veniva talvolta usato per indicare la via di Santa Maria degli Ughi. Per quanto la via non abbia niente di antico, venne confermato nel nuovo assetto il suo essere senza sfondo, privandola di sbocco carrabile su via Pellicceria e chiudendola con i portici. Chiusa verso via Pellicceria dai portici che segnano il fronte principale del palazzo delle Poste, non ha sfondo praticabile dai veicoli.
Preesistenze:
Il chiasso di Borghese originariamente era aperto fino via Pellicceria, sbucando presso la torre degli Strozzi, già appartenuta ai Cipriani. Nell’Ottocento era un vicolo senza sfondo che veniva chiamato anche Trionco Mozzo e presentava una volta su cui era dipinto un orologio. Questo angolo venica anche detto Canto al Dragone, forse un dragone a cavallo disegnatovi “con mattone, brace e gesso, da qualche popolano“.
La via attuale venne aperta su case già appartenute ai Melegonnelle e agli Strozzi, sulla piazza di San Miniato tra le Torri (sfiorando la chiesa il cui sito è oggi sotto il palazzo delle Poste), sul Palazzo Strozzi di via degli Anselmi, che aveva un pregevole cortile rinascimentale in asse con via dei Sassetti, e più a ovest sulla chiesa di Santa Maria degli Ughi.
Edifici principali:
Il Palazzo delle Poste e Telegrafi: trattasi di un edificio storico di Firenze, occupante un isolato della città, tra via Pellicceria, via Porta Rossa 8, piazza de’ Davanzati 4, via de’ Sassetti 2 e via degli Anselmi 1-2-3, a minima distanza da piazza della Repubblica e da piazza Strozzi.
Chiosco degli Sportivi: si tratta di un piccolo edificio che si identifica con un altrettanto piccolo bar e una ricevitoria, seminascosto tra gli archi del palazzo delle Poste.
Palazzo Sassetti: trattasi di un edificio civile del centro storico di Firenze, situato via de’ Sassetti 4 angolo via degli Anselmi.
Palazzo dello Strozzino: è un edificio storico del centro di Firenze, situato tra piazza Strozzi 2, via degli Anselmi 3r, 5r e 7r, via de’ Sassetti 1 e piazza de’ Davanzati 9r. In parte demolito nell’Ottocento, vi venne realizzata un’opera comunque importante dell’architettura del primo Novecento, il Teatro Odeon, utilizzato fino al 2022 come sala cinematografica. In futuro vi è prevista l’apertura di una libreria. Il palazzo appare nell’elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Palazzo Mattei: è un edificio del centro storico di Firenze, situato tra piazza degli Strozzi 1, via degli Strozzi 21r-23r-25r-27r-29r, via de’ Sassetti 17r-19r-21r-23r-25r, via degli Anselmi 4.
Lapidi:
In prossimità di piazza degli Strozzi, è una targa in marmo a ricordare come lì sorgesse l’antica chiesa di Santa Maria degli Ughi (non tanto su sito del palazzo Mattei su cui è appesa, ma dirimpetto, adiacente al palazzo dello Strozzino e lungo la via, che un tempo era molto più stretta).