In giro per Firenze,Le vostre storie

Via del Parlagio

Della serie…In giro per ⚜️Firenze…Via del Parlagio.

Via del Parlagio (nota fino al 2012 come via del Parlascio) è una strada del centro storico di Firenze, posta tra via Vinegia e Borgo dei Greci, con un’intersezione con via del Corno.
Il nome di “via del Parlascio” apparteneva anticamente a un tratto di via dell’Anguillara e doveva trattarsi di una declinazione in volgare della parola latina perilasium (a sua volta dal greco antico περιελάσον/perieláson, “spazio circolare“) con riferimento all’anfiteatro romano, che la strada attraversa. Tale nome si trova ad esempio in un documento del 1070 (“Perilasium Maius“).

Il passaggio del nome a questa strada è tuttavia relativamente moderno. In antico nella strada esistevano molte case delle famiglie Mancini e Magalotti che, come ricorda un’iscrizione in Borgo dei Greci, vennero cedute per far nascere il complesso di San Firenze dei Filippini. La strada allora, che arrivava originariamente fino a via Ghibellina, venne divisa in due tronconi: uno maggiore che corrisponde a via dell’Acqua e uno minore che corrisponde a questa strada. Il primo nome attestato per questo tratto è “via che va in Vinegia“, col riferimento all’accesso a via Vinegia, poi come “via delle Serve smarrite“. Su questo curioso nome si è molto speculato se fosse legato a una specie di “agenzia di collocamento” per le giovani ragazze che provenivano dal contado per prendere servizio in qualche famiglia fiorentina, o se fosse un’allusione alla prostituzione. Nessuna ipotesi è tuttavia documentabile con esattezza.

Uno straordinario documento che fotografa la varia umanità che popolava questa via e quelle vicine nei primi decenni del Novecento ci è stato lasciato dallo scrittore Vasco Pratolini (che qui visse da giovane assieme a sua nonna) nel romanzo Cronache di poveri amanti (1947).
Nel 2012 l’amministrazione Renzi ha rinominato ufficialmente la strada in via del Parlagio: parlagio è infatti una parola attestata nel medioevo come luogo dove si “parla“, dove si tengono cioè le assemblee, che pure si adatterebbe a un uso altomedievale del’anfiteatro. Parlascio sarebbe stato un errore di grafia perpetrato verso il 1880.

Il tabernacolo
Sulla casa al numero 6. proprio davanti a via del Corno, si trova una casa con un tabernacolo a nicchia, in cui si trova un Madonna del Rosario a bassorilievo in ceramica policroma, prodotta dalla Manifattura Ginori nel XIX secolo, secondo il repertorio di Guarnieri. Vicino alla nicchia, che si trova a metà del primo piano, si trova la targa con il livello delle acque reggiunte dall’Alluvione del 1966.

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Andrea Giovanni Iacopini

Andrea giovanni Iacopini nasce a firenze nel 1955. Geometra con la passione per le storie fiorentine è amante degli animali, della musica anni 70/80, di cinema e della squadra Viola. Si definisce un ottimista per natura.

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