In giro per Firenze,Le vostre storie

Viale della Giovine Italia

Della serie…In giro …⚜️per Firenze…Viale della Giovine Italia.
Viale della Giovine Italia è un viale di Firenze, facente parte dei viali di Circonvallazione, grandi viali a numerose corsie ispirati alle boulevard parigine, e costruiti da Giuseppe Poggi ai tempi in cui la città era capitale d’Italia.
Nomi precedenti: Via di Lungo le Mura, viale Carlo Alberto.

Fu tracciato in corrispondenza dell’ultima cerchia di mura dove appunto correva via di Lungo le Mura (o via Lungo le Mura della Zecca Vecchia), e inizialmente denominato viale Carlo Alberto (Carlo Alberto Amedeo di Savoia, 1798-1849) con deliberazione della giunta comunale del marzo 1869. Successivamente fu intitolato alla mazziniana Giovine Italia con deliberazione del consiglio comunale dell’aprile 1947, confermata nel novembre 1963.

La sua realizzazione è da valutare all’interno del progetto di ingrandimento della città di Firenze redatto da Giuseppe Poggi per far fronte alle nuove necessità urbanistiche determinate dalla scelta di Firenze come Capitale d’Italia (1865-1871), e quindi in rapporto all’intervento di atterramento delle mura in modo da creare un anello di circonvallazione utile sia a collegare le zone est e ovest della città, sia ad annullare la cesura tra la Firenze storica e i nuovi quartieri periferici.

Più in particolare in questa zona il progetto prevedeva il divaricarsi delle due corsie dei viali, in modo da destinare la forca determinatasi (cioè i lotti ora occupati dalla caserma Antonio Baldissera e dall’Archivio di Stato perimetrati da questo viale, dal viale Giovanni Amendola e dal lungarno Guglielmo Pecori Giraldi) a un grande parterre verde, con bagni pubblici e stabilimenti sportivi e ricreativi, ospitati in un edificio posto dal lato del lungarno a fare da quinta scenografica al grande spazio a giardino. ll triangolo di verde previsto in realtà ebbe vita breve: nel tentativo di risolvere la complessa questione della collocazione di una caserma di cavalleria prossima al centro della città, il comune optò già nel 1881 per sacrificare la zona verde a favore dell’insediamento militare, cedendo gratuitamente all’Amministrazione Militare tutta la grande area tra il lungarno e piazza Cesare Beccaria (compreso quindi anche il lotto sul quale attualmente insiste d’Archivio di Stato), e ponendo le basi per la totale saturazione degli spazi come oggi si vede.


Nel 1936, longitudinalmente e dal lato opposto all’Arno, venne eretta la Casa della Gioventù Italiana del Littorio, incrementando così l’usurpazione degli spazi verdi. Quando, nel dopoguerra, la Casa fu abbattuta e sostituita con l’Archivio di Stato di Firenze, gli spazi verdi scomparvero definitivamente.
Dal lato della città storica, fatta eccezione per il già esistente complesso della Pia Casa di Lavoro di Montedomini, nei decenni successivi all’intervento urbanistico sorsero numerosi villini di pregio, realizzati nell’ottica della trasformazione dell’intera zona in residenziale alto borghese. Il viale è parte integrante della principale arteria di trasporto di Firenze, costituita dal sistema dei viali di circonvallazione; per tutta la sua lunghezza è percorso da numerose linee di trasporto pubblico urbano ed extra-urbano ed ospita una pista ciclabile su sede dedicata.
Dal settembre 2009 il viale è stato dotato di un nuovo impianto di illuminazione a ridotto consumo energetico, con lampioni a due bracci curvi in grado di fornire un’illuminazione differenziata e specifica su carreggiata e controviale.

Il viale, che si snoda quasi parallelamente a viale Giovanni Amendola, collega Piazza Cesare Beccaria a Piazza Piave e ai lungarni: Lungarno della Zecca Vecchia e Lungarno Guglielmo Pecori Giraldi.
Procedendo da Piazza Beccaria verso l’Arno il viale costeggia sulla sinistra l’Archivio di Stato di Firenze e la caserma Baldissera, mentre sulla destra, tra gli altri, la sede de La Nazione, il complesso dell’ex Carcere delle Murate, la Pia Casa di Lavoro di Montedomini, fino a sfociare nello slargo della Torre della Zecca in piazza Piave.

Si innestano sul suo tracciato: via dei Malcontenti, via Pietro Thouar, via Ghibellina, via Duca degli Abruzzi e via dell’Agnolo.
Aperto al traffico veicolare con direzione da piazza Cesare Beccaria ai lungarni (rappresenta un’arteria centrale nel sistema di canalizzazione del traffico di penetrazione e di attraversamento della città), presenta la carreggiata asfaltata con spazi per sosta e parcheggio da ambedue i lati. È inoltre presente una pista ciclabile su sede dedicata.

Edifici principali

Archivio di Stato di Firenze: è il deposito delle carte e degli archivi documentali di proprietà pubblica nella città di Firenze e provincia. Si trova in un’isola tra piazza Beccaria, il viale della Giovine Italia, il viale Amendola e il viale Duca d’Abruzzo.

Caserma Antonio Baldissera: si trova a Firenze sul Lungarno Pecori Giraldi 4. La zona militare occupa un ampio isolato tra i viali di Circonvallazione e l’Arno, tra il viale della Giovine Italia, viale Duca degli Abruzzi, viale Giovanni Amendola e il lungarno. La caserma è sede del Comando regione carabinieri Toscana ed appartiene al demanio militare.

Pia casa di lavoro di Montedomini psoooi8ijjuvtrova a Firenze tra via dei Malcontenti, via delle Casine, via Pietro Thouar e il viale della Giovine Italia. Fu fondata da Napoleone I nel 1812 per festeggiare la nascita del re di Roma.

Complesso monumentale delle Murate si trova a Firenze, in un quadrilatero compreso tra via Ghibellina, via dell’Agnolo e viale della Giovine Italia.

Sedec de La Nazione: quotidiano fiorentino, si trova sul viale Giovine Italia, uno dei viali di circonvallazione che cingono il centro storico di Firenze. Ha affacci inoltre su via Ferdinando Paolieri 2-4 e su largo Pietro Annigoni.

Villino Coppini: è un edificio di Firenze, situato in via Pietro Thouar 2 angolo viale della Giovine Italia 1.

Villino Travaglini: si trova in viale della Giovine Italia 11, angolo via Ghibellina 1.

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Andrea Giovanni Iacopini

Andrea giovanni Iacopini nasce a firenze nel 1955. Geometra con la passione per le storie fiorentine è amante degli animali, della musica anni 70/80, di cinema e della squadra Viola. Si definisce un ottimista per natura.

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