Via Tripoli
Della serie… In giro per ⚜️Firenze…Via Tripoli.
Via Tripoli si trova a Firenze, da piazza Piave a piazza Cavalleggeri, incontrando a circa metà del tracciato via delle Casine.
Nomi precedenti: Via delle Poverine, via delle Torricelle (della Torricella), corso del Tintori.
La strada, in posizione periferica all’estremità est della città, non lontano dall’Arno, aveva anticamente una vocazione soprattutto ospitaliera, religiosa e cimiteriale. Nella carta del Buonsignori (1565), alla forca tra via dei Malcontenti a l’attuale via Tripoli segnalava uno slargo con le “Sepolture dei Giudei“. Da piazza Piave a via delle Casine la strada era chiamata via delle Poverine, dal nome di un istituto religioso femminile, e nel tratto successivo via delle Torricelle, per certe piccole torri che si ergevano lungo la riva del fiume; più tardi assunse il nome di corso dei Tintori, ceduto poi a un’altra strada. Questa zona infatti era nota anche per le attività produttive meno nobili e più maleodoranti, che richiedevano l’uso dell’urina, quali appunto la tintura delle pezze e la conciatura delle pelli.
Qui l’Arte dei Tintori teneva lo Spedale di Sant’Onofrio, soppresso nel 1720 quando tutti i laboratori e le botteghe artigiane si trasferirono nella zona di San Frediano in Cestello. Da allora fu tenuto dalle Cappuccine e poi divenne caserma. In questo tratto di strada sorgeva anche il convento di San Girolamo, tenuto dall’ordine delle Poverine Ingesuate. Più verso piazza Cavalleggeri si trovava poi l’ospedale dei Santi Filippo e Jacopo, della compagnia di San Niccolò, che nella prima metà del Cinquecento divenne delle monache di San Miniato. Nel XVI secolo inoltre, nella zona più periferica della strada, sorgeva l’antico cimitero ebraico. È stato scritto che nella strada si compiva così un “cerchio chiuso della miseria“: le anime venivano soccorse dalla fede, poi curate negli ospedali e infine sepolte.
L’alluvione del 1557 devastò l’area e fece sfollare ad esempio le suore di San Miniato, che si ritirarono e lasciarono il conventii ai frati della Certosa di Firenze.
Nell’Ottocento, dopo le soppressioni, la via cambiò la sua connotazione, divenendo prevalentemente una strada di caserme militari. Da una di queste partì l’84º Reggimento di fanteria che prese parte alla conquista della Libia. Quando i militari partirono, la via si chiamava via delle Poverine, quando tornarono il nome era stato cambiato in via Tripoli, su delibera dell’amministrazione Corsini nel novembre 1911.
Negli ultimi anni, in ragione dell’area destinata a sosta degli autobus turistici presso il lungarno Guglielmo Pecori Giraldi, la strada è diventata uno degli assi di penetrazione verso piazza Santa Croce e più in generale in direzione del centro storico da parte dei turisti.
Edifici principali
Casa studio di Filadelfo Simi, Caserma Curtatone e Montanara (ex- spedale di Sant’Onofrio dei Tintori), Caserma Cesare De Laugier (ex-ospizio di San Girolamo delle Poverine Ingesuate), Ex-ospedale dei Santi Filippo e Jacopo, Palazzina Pontenani, Biblioteca del quartiere di Santa Croce.