Piccolo racconto
Mi cimento su un piccolo racconto, riportando queste parole.
Fame
Pietra
Bellezza
Speranza
Amore
Demoni
Vita
Montagne
Preghiera
La bellezza è di chi sa guardare, mentre sale dal profondo un’armonia per farsi preghiera in un amore incondizionato, che trascende la realtà oggettiva in un divenire che, sfiora il divino essere.
Incontro la speranza meta di desideri, su scalini di pietra, ed in ognuno una fatica mentre la mano tesa sull’olimpio di questa, si aggrappa come uno scalatore di montagna e forte e chiara la reclama.
L’uomo vive di questa passione, la esulta la chiama.
In tutto ciò l’amore, alleato non sempre riconoscibile che supporta un mondo interiore per specchiarsi in fresche acque. Ristoro di momenti di pace di apprensione conosciute e non, dove l’umano sfavilla di luce propria, ma non lo sa!
Eccoci ora nella materialità che uccide, il consumismo che non appaga, il denaro, ambito sogno!
Demoni di un oggi che stenta a rilevare il suo domani, la sua certezza, sicurezza che in realtà non cè
Un tempo che parla, che grida il suo dolore in corpi ammassati, torturati, violati che ci guardano, ci raccontano la strada da percorrere mentre la fame svilisce la vita che nonostante tutto: VIVE!
Cosi, non c’è ritorno, stanze vuote cuori infranti, mentre il fuoco brucia il nulla in una crudele storia di umani.
Penso a Pollicino che ritrova la via, attraverso piccole briciole di pane.
All’epoca mi chiesi come avesse fatto, oggi sento che quelle briciole di pane, possiamo gettarle noi.
Noi nel nostro piccolo, una briciola alla volta assaporando la preziosità del vivere nel tutto, e perché no, nel canto dei fringuelli, nel profumo di un prato nell’imponenza di un albero, nel cielo stellato nella carezza, nell’abbraccio di un amico con la consapevolezza che nell’attimo di ora, c’è tanta vita nel conforto per ogni percorso dalla pace del cuore.