La vita canta,Le vostre storie

Non è facile

Leggo queste righe che aprono un mondo, un mondo di ricchezze emozionali e belle sensazioni.

Ho da sempre rinnegato il “NOI “quando di fronte a problemi sociali, umani e perché no politici, il mondo “espode”con i suoi, NOI ... Noi dovevamo fare, noi dovevamo dire, noi dovevamo andare quest’ultimo poi, mi ha sempre fatto pensare ad “Armatevi e partite”.

Ecco poche frasi che mi restituiscono a me stessa, senza farmi sentire impotente per quanto dettato dai loro “Noi”. Mi restituiscano all’essere umano, al mio potere d’azione ma ancora di più alla semplicità che dona il senso del vivere:

E cosi devi accettare che non puoi spengere il male del mondo da solo ma ogni giorno puoi avere cura del pezzo di creato che ti ospita, del presente che stai vivendo, dello spazio in cui cammini e di chi abita con te.

Non puoi fermare una guerra, ma costruire un piccolo riparo per un fiore per un gatto randagio, per un ramo fratturato che ha ancora vita dentro.

Questo, lo puoi fare sempre se impari di nuovo a vedere e a sentire. Ed è il compito più grande, amare quel c’è sentire che la vita è dentro ogni cosa”.

Non è facile commentare qualcosa su questo scritto,

non c’è senso che non mi torni, quando la semplicità di un dono di vita si apre ai suoi misteri.

Qualcuno ha detto che dalle cose più semplici, sono state fatte, delle grandi cose.

Eppure è molto difficile parlare e scrivere di semplicità, troppo pieni di noi stessi, troppi pregiudizi, troppi ideali che si incrociano, si contrappongono, troppa miseria umana che alimenta un Ego sempre più potente. Che fare?

Mi viene da dire che sarebbe importante recuperare il bambino che è noi, cercare dove si è nascosto perché con lui ritorna lo stupore del vivere, il vero vedere, e dal quel immenso non sapere, ritorna la vita quale è non ne la sua monotonia, ma in quell’entusiasmo che onora il nostro essere nel mondo.

Il nostro essere al mondo, sempre spiegato, raccontato da illustri maestri, filosofi, scrittori scienziati vissuti in altre epoche, altri momenti, altri mutamenti che a ben guardare non ci fanno oggi scoprire niente di nuovo se non l’evoluzione dell’umano essere, che si apre ai “suoi corsi e ricorsi”.

 

                                           

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Paola Fabbri

Paola Fabbri, lettrice di testi poetici e introspettivi, ha frequentato corsi di teatro e formazioni Steineriana di colori. Nata nel 1951 a Pisa, ha pubblicato libri amatoriali di poesie e racconti. Con “La vita canta” è giunta terza al premioInternazionale Litterae Fiorentinaie. Dice di sé: non è facile dare vita alla mente razionale ma l’anima sa dove andare per cogliere i suoi versi in fiore che sbocciano dal suo sentire come petali di rosa.

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