Ho guardato nello specchio

Ho guardato nello specchio,

che non mi ha mai voluto bene

e ho visto due signore,

una che va e l’altra che viene.

Se ne va la gioventù,

che tanto ha riso ma ha anche pianto,

mi ha insegnato tante cose,

che non fanno di me un santo.

L’ho incontrata da bambino,

non la quasi conoscevo,

ero ricco io a quei tempi,

ma nemmeno lo sapevo.

Dopo un po venne l’amore,

era una sera di Febbraio,

a vent’anni è troppo presto

ma quello fu il mio più bel guaio.

E passarono trent’anni,

tante corse e qualche fiamma,

lavoro guai e poi due figli,

venuti su solo con la mamma.

E la signora gioventù che mi era stata sempre accanto ,

cominciò a restare in dietro,

non accompagnare più il mio canto.

Così ho guardato nello specchio

e l’ho vista camminare,

nella direzione inversa,

da dove io volevo andare.

Gli ho fatto un cenno con la mano,

arrivederci gioventù!

Lei ha risposto,

addio giovane vecchio non ci rivedremo più.

Ma guardando in lontananza nello specchio vedo già,

una non giovane signora, sarà lei l’anzianità?

Buona sera! Mia signora come mai si trova quà?

Sono la tua nuova compagna,

io ti porterò più in là.

Ora andiamo amico mio,

sei ormai un giovane vecchio,

se con me tu vuoi sorridere non guardare più lo specchio.

Oramai si è fatto tardi e non si vede quasi più,

Quella giovane signora che ho chiamato gioventù.

Ora sono sotto braccio,

con la nuova mia signora,

che tra un po mi dirà vecchio,

spero ci voglia tempo ancora,

Nel frattempo mi commuovo raccontando fesserie,

che fanno ridere e pensare,

ma sono tutte storie mie.