Il canto delle note
Note stonate sul pentagramma di una vita.
Come carezze troppo a lungo trattenute su
incastri di braccia non volute,
mentre scorre il giorno nel sorriso del mondo.
Note stonate e magia è, nel comporre quella
chiave di violino nell’infinito perdersi di un
foglio ormai sbiadito.
Nell’archivio del cuore non ci saranno più
note stonate, dal sapore di rovere antico.
Nel dolore dei giorni vuoti, la rugiada gocciola
su grappoli di un cuore, nelle pieghe increspate di
una anima su note stonate, sullo spartito già
ingiallito nei momenti d’amore non riuscito.