In giro per Firenze,Le vostre storie

Ponte Vecchio (parte IV)

Della serie… In giro per ⚜️Firenze…Ponte Vecchio (quarta e ultima parte).

Ponte Vecchio è un ponte storico che scavalca il fiume Arno a Firenze. Il ponte collega via Por Santa Maria (angolo lungarno degli Acciaiuoli e lungarno degli Archibusieri) a via de’ Guicciardini (angolo borgo San Jacopo e via de’ Bardi).

Lapidi

In angolo con la piazza del Pesce si trova la prima lapide dantesca, legata alle celebrazioni del 1865:
“ CONVENIASI A QVELLA PIETRA SCEMA CHE GVARDA `L PONTE, CHE FIORENZA FESSE VITTIMA NELLA SVA PACE POSTREMA” -DANTE- PAR., XVI, 145-147-

Al 16r si trovano due iscrizioni che ricordano i lavori di riordino del 1857 e una dedica a Benvenuto Cellini:
“PRIMA BOTTEGA D’OREFICERIA RIORDINATA NEL 1857.
SUL DISEGNO IMPOSTO DAL MUNICIPIO (BENVENUTO CELLINI) QUESTA EFFIGE RICORDI LE SOMME GLORIE DELL’ARTE E ACCENDA GLI ANIMI A GENEROSA EMULAZIONE”.

Sull’affaccio d’Arno, edificio a nord del monumento a Benvenuto Cellini, si trova una lapide in caratteri gotici e pessimo stato di conservazione (metà è illeggibile). Una manina scolpita indica l’inizio del testo:
”† NEL TRENTATRE DOPO L MILLE TRECENTO IL PONTE CADDE PER DILVVIO DACQVE POI DODICI ANNI AL COMVNE PIACQVE RIFATTO FV CON QVESTO ADORNAMENTO”.

Sul lato opposto, sotto le arcate del corridoio vasariano, un’altra lapide trecentesca ricorda il crollo e ricostruzione del ponte, in lingua però latino. A sinistra del testo è rappresentato un idolino alato su piedistallo, a cui fa riferimento anche il testo, ma la cui presenza non è tuttavia del tutto chiara.

“ANNO:MILLENO TER:CENTŪ:TER:QUOQ}:DENO ET TRIBUS:ADIUNTTIS:Ī QUARTA:LUCE:NOVĒBRIS: TURBINE:LIMPHARŪ MULTARŪ:CORRUIT:HIC:PONS: POSTEA:MILLENIS:TER:CENTU:QNQ}:NOVENIS
PULCRIOR:ORNATUS:FĀS:FUIT:ET:RENOVATUS HIC:PUER:OSTENDIT:BREVITER: QUE:FCĀ:FUERŪT”

Traduzione: “Il 4 novembre 1333 questo ponte crollò per il turbine di molte acque; poi nel 1345 fu rifatto più bello e adorno. Questo fanciullo mostra brevemente ciò che fu realizzato”.

Sulla parete opposta, sempre sotto il loggiato, si trovano altre due targhe. La prima è un’altra lapide dantesca:
“IN SVL PASSO D’ARNO”
-DANTE – INF., XIII, 146-

Vicino a questa si trova la lapide più recente del ponte, che ricorda Gerhard Wolf e il suo impegno per il salvataggio del Ponte Vecchio (2007):
“GERHARD WOLF
(1896 – 1971)
CONSOLE TEDESCO NATO A DRESDA IN SEGUITO UNITA DA GEMELLAGGIO CON LA CITTÀ DI FIRENZE
SI ADOPERÒ CON RUOLO DECISIVO PER LA SALVEZZA DEL PONTE VECCHIO (1944)
DALLA BARBARIE DELLA II GUERRA MONDIALE FU DETERMINANTE PER IL RILASCIO
DI PERSEGUITATI POLITICI E EBREI NELLA DRAMMATICA FASE DELL’OCCUPAZIONE NAZISTA
IL COMUNE POSE L’11 APRILE 2007 A RICORDO DELL’ATTRIBUZIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA”

Sostituisce una lapide del 2005 che non menzionava il gemellaggio e riportava date sbagliate: “Gerhard Wolf (1886-1962) console tedesco la cui sensibilità artistica consentì di salvare il Ponte Vecchio caro ai fiorentini ed al mondo dalla barbarie della guerra nel 50º anniversario dell’attribuzione della cittadinanza onoraria il comune pose”.

La data di nascita e morte, errata anche sulla lapide del 2007, è stata poi corretta con un tassello.

Tabernacoli:

Il tabernacolo di Ponte Vecchio
Sopra il 52 rosso è un tabernacolo con edicola architettonica di carattere tardoseicentesco, caratterizzato da un timpano spezzato sostenuto da due lesene di ordine tuscanico. All’interno della nicchia centinata – decorata nell’imbotte da protomi angeliche e da ornati vegetali – è un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e San Giovannino. Questo è stato attribuito a Giovanni da San Giovanni, autore di altri tabernacoli e la cui presenza in queste botteghe del ponte Vecchio è documentata da un passo di Filippo Baldinucci che ricordò come egli avesse interamente decorato quella del suo amico Bastiano Guidi, gioiellere. In ogni caso gli stemmi che si notano sui lati dovrebbero essere della famiglia Michelozzi.
Pur nella difficoltà di lettura legata alle numerose ridipinture per restauri, il tabernacolo è stato recentemente retrodatato e avvicinato ai nomi di Domenico Puligo e di Giovanni Antonio Sogliani, comunque a un contesto nel quale ancora forte appare la lezione di Andrea del Sarto.

FINE…

 

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Andrea Giovanni Iacopini

Andrea giovanni Iacopini nasce a firenze nel 1955. Geometra con la passione per le storie fiorentine è amante degli animali, della musica anni 70/80, di cinema e della squadra Viola. Si definisce un ottimista per natura.

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