Sono soltanto uno stupido vecchio
Accendo un’altra sigaretta e mi trascino lontano,
in mezzo a carte, insulsi documenti e fogli,
ho consumato la mia vita
nei tramonti di una sola certezza.
Sono solo uno stupido vecchio
fra le nebbie di un passato
che non ho mai considerato,
ma un bagliore, un forte palpito
mi sorprende mentre là nell’angolo,
ancora bella e giovane,
la tua foto dice che mi attendi.
Quante volte avrei voluto baciare il tuo volto,
aprirmi a questo desiderio nella passione mai cessata,
quante volte sarei voluto correre da te,
portarti in me e spegnere quella passione
in rinnovati mattini,
dove l’alba sorrideva per me
con te.
Sono solo uno stupido vecchio
e scopro che il coraggio d’amare è quel fiore nato ieri,
è la rugiada di stamani,
è un giorno che non sarà domani.
Sono solo uno stupido vecchio,
mentre un bagliore colpisce il mio petto.
È rumore, è canto ed improvvisante corro a cercarti,
corro, rido e amo veramente ciò che tocco.
Io sono qua, dimmelo, ma non per pietà.
Tu non sei uno stupido vecchio, solo!