Dieci piccoli capolavori!
«La vita ha spesso una trama pessima. Preferisco di gran lunga i miei romanzi.»
(Agatha Christie)
Se c’è una scrittrice che della vita intera ha fatto una trama quella è stata Agatha Christie. Un intreccio di trame tinte di giallo, di nero e di tutti i colori dell’animo umano. I suoi libri divertono, stupiscono, intrigano, pongono interrogativi e non annoiano mai da oltre un secolo.
Ha creato personaggi indimenticabili come Hercule Poirot, l’ispettore belga dall’aspetto grassoccio, con la bocca incorniciata da un paio di baffi divenuti iconici, dotato di straordinarie capacità intuitive nonché di una logica ferrea (binomio fondamentale per la risoluzione dei casi) che proprio quest’anno compirà ben cento anni. E Miss Jane Marple, nata dalla fantasia della Christie nel 1930, un’epoca nella quale le signorine non sposate di una certa età, si chiamavano ancora zitelle. E Miss Marple lo è senz’altro; un’attempata ma decisamente arzilla zitella che tra un lavoro a crochet ed una tazza di tè, finisce sempre per essere casualmente implicata in una serie di delitti che riesce a risolvere facendo appello alle proprie doti di osservatrice della natura umana (sebbene qualche maligno direbbe più banalmente di una pettegola!).
Agatha Christie è stata la più famosa giallista del mondo, nonché una delle più prolifiche scrittrici di ogni tempo con oltre sessanta romanzi, centocinquanta racconti, diciotto opere teatrali e due memoir nel suo carnet.
Ancora oggi i suoi romanzi sono pubblicati con successo in tutto il mondo ed è la scrittrice inglese più tradotta, seconda solo a William Shakespeare. Scusate se è poco!
Le sue opere sono state trasposte al cinema, in televisione, alla radio, sui palcoscenici teatrali appassionando generazioni di spettatori e arricchendo di sfumature un universo narrativo cangiante già di suo. La sua opera e il suo ruolo culturale sono stati così importanti che nel 1971 ricevette il più alto riconoscimento britannico, divenendo Dama dell’Impero.
Tra i fattori che hanno decretato la straordinaria fortuna delle sue opere c’è la forza dei meticolosi intrecci, lo humor inglese e il famoso final twist conclusivo dei suoi romanzi: trame così intricate da mettere in crisi il lettore fino all’ultima pagina. Ma alla fine riesce a lasciare sempre tutti soddisfatti, in quanto i suoi libri risultano essere al contempo una sfida mentale quanto una inesauribile fonte di intrattenimento e, grazie alle rivelazioni finali, chiunque può cogliere le implicazioni più profonde delle vicende che ella ci ha raccontato.
Vogliamo definirla una prova d’intelligenza? E perché no: gli indizi vengono disseminati qua e là, quasi sempre nella prima parte del libro, fino a quando non avviene un omicidio. Poi, come bravi scolari, ci ritroviamo a seguire passo passo le indagini del detective di turno, venendo cortesemente messi al corrente di ogni informazione. Infine, verso la fine del romanzo, l’investigatore dichiara tutti gli elementi che gli servono per risolvere il mistero ed è qui che viene lanciata la sfida al lettore.
In quel momento, Agatha presenta i pezzi del suo puzzle. E sembra dirci: ora tocca a te provare a risolvere il giallo e vedere se sei più intelligente del mio protagonista.
Ma il fascino dei libri della Christie non si ritrova solo nel gioco mentale che vi si cela. Le sue opere sono memorabili anche per la sottile ironia, per l’eleganza della narrazione, per certi personaggi che, con il loro stile e le loro piccole manie, sono diventati indimenticabili.
Agatha Mary Clarissa Miller, questo il vero nome di una delle più grandi scrittrici di gialli di tutti i tempi, aveva un animo avventuriero; abituata a viaggiare sin dalla più tenera età, amava scoprire nuove culture, linguaggi, modi di vivere. Viaggiare è il mio peccato, così avrebbe intitolato un suo libro di memorie pubblicato in età matura nel 1946. Da Cape Town all’Australia, dal Canada a Honolulu, ha arricchito il proprio sguardo di esperienze in giro per il mondo e nei suoi romanzi hanno preso vita alcune delle sue avventure on the road, come quelle in Oriente.
La Christie si ispirava alla vita, alle persone che incontrava, ai sentimenti che riusciva a leggere negli altri e in se stessa: si dice di lei che avesse una naturale propensione all’ascolto e all’osservazione di tutto quello che la circondava. Nessun elemento era per lei così ininfluente da non poter diventare un dettaglio fondamentale nella trama di un suo libro.
E allora, quali sono i libri più belli di Agatha Christie? Difficile fare una classifica che non risulti essere troppo personale: volendo affidarci a quella che la stessa Regina del Giallo stilò personalmente nel 1972, in risposta alla lettera ricevuta da un ammiratore giapponese, troveremmo:
Dieci piccoli indiani
L’assassinio di Roger Ackroyd
Un delitto avrà luogo
Assassinio sull’Orient Express
Miss Marple e i 13 problemi
Verso l’ora Zero
Nella mia fine è il mio principio
E’ un problema
Le due verità
Il terrore viene per posta
Una selezione ricercata, ovviamente da vero intenditore! Ma noi gradiremmo proporvene anche un’altra, altrettanto personale, anzi … personalissima, seppure probabilmente assai più scontata: vale a dire i dieci romanzi che la nostra redazione ha più amato.
E al proposito, cari lettori che ci seguite tutti i giorni, appassionati di romanzi gialli e non, perché non ci rendete partecipi delle vostre preferenze, condividendo con noi la vostra playlist perfetta?
Or dunque, sperando di avervi coinvolto in questo gioco, cominciamo scoprendo quale romanzo si trovi al decimo posto di questa nostra Christie’s Bloogger Compilation:
10. Poirot a Styles Court, 1920
Per uno strano gioco del destino, la sorella di Agatha Christie sfidò la futura giallista a scrivere un romanzo pubblicabile. Detto fatto, Agatha compose The Mysterious Affair at Styles, scritto e completato nel 1915 anche se venne edito solamente cinque anni dopo.
È in questo romanzo che fa la sua prima apparizione il personaggio di Hercule Poirot: basso, con la testa a forma d’uovo e con dei magnifici baffi che cura con lozioni costosissime, il detective belga farà funzionare al meglio le sue “celluline grigie” tanto che in seguito riuscirà a risolvere i casi stando seduto alla scrivania. Ovviamente, insieme a lui faremo la conoscenza anche del suo fedele collaboratore, il capitano Arthur Hastings, il quale rappresenta un poco il John H. Watson di Sherlock Holmes.
I due si troveranno a dover cercare l’assassinio di Emily Inglethorp ma mentre Hastings che narra le vicende, brancolerà nel buio, per Poirot si tratterà soltanto di trovare le prove per incastrare il colpevole.
9. Poirot sul Nilo, 1936
Oseremmo dire geniale, semplicemente perfetto… il giallo che tutti i giallisti vorrebbero aver scritto.
A Poirot piace viaggiare circondato dal lusso, quindi una crociera sul Nilo è l’ideale. Peccato che, ovunque egli vada, ci scappi il morto. O, come in questo caso, più morti. Tra un tentato omicidio ai templi di Luxor e un’arma bagnata dalle acque del Nilo, in Death on the Nile Poirot riuscirà a risolvere il caso facendo affidamento solo ed unicamente sulle sue grandi capacità deduttive, senza nessuna prova evidente.
8. Un delitto avrà luogo, 1950
A Chipping Cleghorn, tranquillo villaggio della campagna inglese, la vita scorre monotona, scandita da avvenimenti di scarsa importanza subito registrati dal quotidiano locale, apprezzato soprattutto per la rubrica di annunci a pagamento. Un bel giorno, in mezzo ai messaggi personali, ne compare uno insolito: «Un delitto avrà luogo venerdì 29 ottobre alle 18.30 a Little Paddocks. Si pregano gli amici di voler prendere nota di questo avvertimento che non sarà più ripetuto». Questo programma viene effettivamente rispettato: alla presenza dei tanti curiosi accorsi a Little Paddocks pensando di partecipare a un gioco di società, infatti, qualcuno riesce a portare a termine un vero omicidio. La polizia è sconcertata, incapace di risolvere il caso, tanto le modalità del crimine sono incredibili. Solo l’angelica Miss Marple, capitata come sempre al posto giusto nel momento giusto, riuscirà a venire capo del problema.
7. Istantanea di un delitto, 1957
Titolo originale inglese 4.50 from Paddington. Miss Marple, l’arzilla zitella che risolve i casi grazie alla sua profonda conoscenza della natura umana, si trova ad affrontare un crimine apparentemente impossibile da chiarire: una sua amica sta viaggiando in treno quando assiste all’omicidio di donna che si trova su un altro convoglio. Ma non verrà ritrovato alcun cadavere. Anche in questo caso, la nostra anziana investigatrice dovrà usare tutta la sua intelligenza per risolvere il caso e smascherare il colpevole.
6. Assassinio sull’Orient Express, 1934
Oseremmo dire: meravigliosamente improbabile quanto affascinante, dal principio alla fine! Pubblicato prima a puntate su The Saturday Evening Post, Murder on the Orient Expressè forse il romanzo più famoso della Christie grazie anche al film del 1974 che vede nel cast attori del calibro di Ingrid Bergman e Sean Connery. A bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, Poirot è costretto suo malgrado a occuparsi di un delitto. Mentre il treno è bloccato dalla neve, infatti, qualcuno pugnala a morte un ricco americano, il signor Ratchett. L’assassino non può che essere uno dei viaggiatori, eppure nessuno sembra avere avuto un motivo per commettere il crimine. Leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, l’Orient-Express diventa lo scenario della più celebre impresa di Poirot.
5. È un problema, 1949
Romanzo pubblicato nel 1949, in Italia Crooked House fece la sua comparsa per la prima volta il 30 dicembre 1950 nella collana Il Giallo Mondadori, con il numero 105. Il romanzo è tratto da una filastrocca e non appartiene a nessuna delle serie di romanzi nelle quali appaiono Poirot o Miss Marple. Agatha Christie avrebbe più volte affermato che È un problema era il libro che preferiva fra tutte le sue opere, insieme ad un altro romanzo, Le Due Verità. Con un finale diabolico nella sua semplicità, narra la storia di un miliardario ottuagenario il quale dopo avere sposato una giovane e bella ragazza viene ritrovato morto. Chi avrà ucciso il miliardario? Se ancora non lo aveste fatto, non vi resta che leggere per scoprirlo.
4. Addio, Miss Marple, 1976
Il titolo non è così appropriato come si potrebbe pensare perché Jane Marple non muore. La motivazione è un’altra: Sleeping murder venne pubblicato postumo, nel 1976, sebbene fosse stato scritto molto tempo prima, perciò la nostra nonnina non sarebbe mai più comparsa. Comunque lascerà di sé un bellissimo ricordo: una Miss Marple al meglio della forma, capace di addentrarsi senza alcuna titubanza in un’elegante, a tratti onirica, esplorazione di un passato che non è veramente passato. E che nasconde una verità atroce. Con il suo infallibile intuito, anche in quest’ultimo romanzo, Miss Marple riuscirà a capire cosa affligge la giovane Gwenda Reed.
3. Sipario, 1975
Titolo originale Curtain: Poirot’s Last Case. scritto dalla Christie durante la Seconda Guerra Mondiale e pubblicato solo nel 1975, rappresenta l’ultima avventura del celebre detective Hercule Poirot, il primo personaggio nato dalla penna dell’autrice nel romanzo Poirot a Styles Court, pubblicato nel 1920. A differenza di Miss Marple, il cui romanzo finale fu pubblicato solo dopo la morte della scrittrice, Sipario uscì un anno prima della morte dell’autrice. Come Holmes per Conan Doyle, anche Poirot si rivelò troppo ingombrante per Agatha Christie che, ormai stanca del personaggio (lo definì pubblicamente “un pesante fardello”), non preparò alcun nuovo romanzo, preferendo invece pubblicare l’ultimo capitolo della saga, già scritto diversi anni prima, decretando così la fine del famoso personaggio da lei creato e da molti amato. Un romanzo che definiremmo comunque strepitoso, seppure rappresenti l’ultimo inchino di uno dei più grandiinvestigatori di tutti i tempi.
2. L’assassinio di Roger Ackroyd, 1926
King’s Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l’uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene assassinato proprio quando sta per leggere una lettera che avrebbe fatto luce sul misterioso suicidio di un’amica, la signora Ferrars. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità. Ma, in particolare tra gli amici e i parenti della vittima, non tutti hanno da dolersi dell’accaduto. Almeno così sembra credere un buffo investigatore belga in pensione, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: l’ineguagliabile Poirot. Sarà lui a scoprire che la realtà è ben diversa da come appare e che tutti, anche le persone insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.
1. Dieci piccoli indiani, 1939
Una casa misteriosa su un’isola deserta, lontana dal resto del mondo. Dieci persone che non si sono mai conosciute prima, tutte accomunate da un inquietante passato, riunite sotto lo stesso tetto da una serie inspiegabile di inviti. Un’assurda quanto mai inquietante filastrocca per bambini che ritorna ossessivamente, scandendo in maniera implacabile, come in un incubo, una serie di omicidi e dieci statuette che scompaiono man mano, una per ogni omicidio. Pubblicato per la prima volta nel 1939, Dieci piccoli indiani è stato definito un capolavoro o forse meglio, il capolavoro della letteratura poliziesca.
«Una bella sfida che mi ha dato soddisfazione – avrà a dichiarare in proposito la modestissima Dame Agatha – e credo di essermela cavata bene»
Chissà se anche noi saremo riusciti a cavarcela bene con questa selezione.
L’ultima parola, carissimi lettori, spetta a voi!
Eccellente ricostruzione di un personaggio molto caro.