La mia più grande paura
Quanto dura un semaforo?
Dipende.
Se sto guidando, la durata del rosso mi è indifferente.
Da pedone cambia tutto, la mia più grande paura è attraversare le strisce, non so perché, allora sto fermo, aspetto, aspetto, e guardo.
Le auto si fermano e io mi incanto a guardare i guidatori.
Se il semaforo è in una zona centrale mi spetta anche l’esibizione del giocoliere, oppure faccio scorta di accendini e di fazzoletti di carta.
Rosso.
Una ragazza è seduta al volante, ha gli occhiali da sole. Si scatta una foto dopo l’altra. Capelli lunghi che son gli stessi della prima infanzia.
Magari ogni tanto ha pareggiato le punte. Sono le otto del mattino.
Con l’iPhone si autoscatta cercando in ogni foto l’immagine più accattivante di sé da consegnare ai social.
Sorride. Scatta. Controlla.
Si aggiusta meglio i capelli. Allarga di poco il sorriso.
Increspa un po’ più le labbra. Scatta di nuovo. Spenge il sorriso.
L’occhio controlla pensoso. Tocca il display con le dita.
Allarga/restringe. Controlla. Di nuovo si aggiusta i capelli. Sorride.
Scatta e… di nuovo tutto da capo. Poi la variante.
Forse ha trovato la piega più giusta e il sorriso così tanto cercato e con l’indice e il medio si fissa esibendo la V di Vittoria.
Si affianca un’auto di grossa cilindrata, la frenata è scomposta.
Della passeggera intuisco solo il colore dei capelli, rosso fuoco, probabilmente ha perduto qualcosa dalla parte dell’autista, perché la testa è abbassata da quella parte. No, ha trovato quello che cercava, la capigliatura è ferma, ma sempre abbassata.
Il guidatore ha l’occhio liquido, si guarda intorno, circospetto.
Nella vettura dietro c’è una ragazza. Il finestrino è aperto. Le mani stringono il volante, ci ha appoggiato la fronte sopra. Piange, singhiozza, un pianto opaco e sinuoso, ininterrotto, alza gli occhi dal volante, incrocia il mio sguardo, tira su col naso.
Poi improvvisamente succede che il ragazzo nero e magro che mi ha appena venduto tre accendini si avvicina all’auto con la ragazza in lacrime, le bussa delicatamente sul parabrezza, le consegna un pacchetto di fazzolettini. E si sposta subito, sorridendo, senza attendere una moneta, né un grazie. La ragazza è confusa, cerca qualche spicciolo nella borsa, il ragazzo sta già trattando con un altro automobilista.
Verde.