In giro per Firenze,Le vostre storie

Via Vacchereccia

Della serie…In giro per Firenze…Via Vacchereccia.
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Via Vacchereccia è una via del centro storico di Firenze che, in leggera pendenza, collega piazza della Signoria a via Por Santa Maria. Lungo il tracciato vi si innestano il vicolo dei Malespini e il chiasso degli Armagnati.
Un tratto del Cardo maximus della Firenze romana è venuto alla luce presso via Vacchereccia, pavimentato in lastre di arenaria posizionate ad opus incertum. La strada, un tempo molto più lunga dell’attuale verso la piazza della Signoria non ancora esistente, doveva trovarsi appena dentro la prima cerchia delle mura romane, immettendo verso la porta poi detta Santa Maria che si trovava poco prima del ponte Vecchio.

 

La denominazione della via è antica, attestata già dal Duecento, e mai mutata. Lo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze la mette in relazione con il toponimo frequente nelle campagne toscane, nato dalla presenza di pascoli destinate alle vacche, concludendo come non sia chiara la motivazione che ha legato il nome a questo luogo, posto nel cuore cittadino. Più coerentemente il repertorio di Bargellini e Guarnieri (così come lo Stradario del 1913) ricorda come il Palazzo Vecchio fosse stato costruito attorno alla torre della Vacca, così detta dall’omonima famiglia, che, guardando proprio alla nostra via, avrebbe dato anche a questa il nome.

Lungo questa strada, che si trovava al limite dell’antico campo romano, sorsero altre torri d’altre famiglie ghibelline, dei Fifanti, dei Malespini, dei Gugliaferri, dei Tebalducci, dei Cappiardi, dei Baroncelli, dei Mangiatroie, tutte abbattute e scomparse per odio di parte e anche perché la via, con l’ingrandimento della piazza dei Signori e con la vicinanza del Mercato Nuovo, subiva continue modifiche, diventando sempre più corta e sempre più larga”.

La via quindi portava anticamente proprio alla torre della Vacca, prima che fosse scorciata per la creazione della piazza.
L’ultimo ritocco lo subì nell’Ottocento, con l’abbattimento del tetto de’ Pisani e della superstite torre degli Infangati, ancora visibili nelle vecchie immagini. Oggi, specialmente nella prima parte, sembra un’appendice della piazza della Signoria, e nell’ultima in seguito alle distruzioni della guerra e alle ricostruzioni, conserva “ben pochi segni degli antichi edifici” (Bargellini-Guarnieri).

In particolare, la strada fu oggetto di un progetto di ampliamento e rettificazione nell’ambito di un più generale progetto di riordinamento di via Por Santa Maria e delle sue adiacente stilato dall’ingegnere Luigi Del Sarto negli anni di Firenze Capitale (1865-1871) e poi non attuato. Nel suo tratto iniziale fu tuttavia modificata in funzione dell’erezione del palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia. Nel suo tratto finale, come accennato, fu duramente colpita dalle mine poste dall’esercito tedesco in ritirata nell’agosto del 1944, e quindi oggetto della ricostruzione di edifici in stile moderno.

La via offre una visione privilegiata della piazza della Signoria e del Palazzo Vecchio, di modo che difficilmente l’attenzione del turista e del passante si ferma sulla disomogeneità degli edifici presenti in fregio al breve tracciato che, in effetti, viene per lo più percepito come un’appendice della piazza. Inoltre la via gode di un intenso flusso pedonale da e per la piazza della Signoria, e di numerose negozi, che la rendono omogenea all’area commerciale di via Por Santa Maria.

Il palazzo delle Assicurazioni Generali, o palazzo Lavison, è un edificio civile del centro storico di Firenze, situato in piazza della Signoria 4, angolo via Vacchereccia, vicolo dei Malespini, piazza Santa Cecilia e Calimaruzza.

I resti della torre dei Ciacchi e l’annessa casa Ciacchi sono degli edifici civili del centro storico di Firenze, situati tra via Vacchereccia dal 10 al 18 rosso, il vicolo de’ Malespini 1 e piazza di Santa Cecilia.

Lapidi:
Nel 2021, al n. 3, è stata apposta una lapide a Piero Umiliani che ricorda il suo successo Mah-nà mah-nà.
Tabernacoli:
Posto sul vicolo de’ Malespini, ma affacciato sul piccolo slargo che da via Vacchereccia introduce a piazza della Signoria, si trova un pregevole tabernacolo con una Madonna col Bambino qui rimontato da materiali eterogenei negli anni Cinquanta, su iniziativa del Comitato per l’Estetica Cittadina. La cornice del XVI secolo con fini decorazioni zoomorfe e lo stemma Strozzi venne ripescato tra i materiali salvati dalle demolizioni del vecchio centro, mentre la Madonna col Bambino, un delicato bassorilievo antico da un originale di Desiderio da Settignano, venne donato dalla moglie di Piero Bargellini, Lelia Cartei.

Sulla Casa Ciacchi è stato collocato in tempi recenti, entro una cornice in pietra sulla facciata, un bassorilievo con Santa Lucia, firmato R. Baldi.
Sul vicino chiasso degli Armagnati, poco distante dalla via, si trova sotto gli sporti un altro tabernacolo antico collocato dopo una donazione negli anni Cinquanta: si tratta di una Madonna col Bambino benedicente, da un originale del 1440 circa riferito alla bottega di Donatello, entro una pregevole cornice lignea del tardo XV o primo XVI secolo.
Infine, sulla casa degli Orafi tra il 19 e il 21 rosso, si trova una statuetta della Madonna della Pace dell’artista Mario Moschi, databile al 1954 e collocata a conclusione dei lavori di ricostruzione postbellica, su iniziativa delle Donne Fiorentine di Azione Cattolica. La Madonna, che simboleggia la pace contro tutte le guerre, è rappresentata col Bambino in petto, ritto su una spirale di Cherubini. La firma dell’artista si trova sul lato sinistro della statua.

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Andrea Giovanni Iacopini

Andrea giovanni Iacopini nasce a firenze nel 1955. Geometra con la passione per le storie fiorentine è amante degli animali, della musica anni 70/80, di cinema e della squadra Viola. Si definisce un ottimista per natura.

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Bea

Sempre bello sapere cose nuove!!

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