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La trasparenza è un atto di fede

La trasparenza è un atto di fede.

Scrivere questa poesia, non è stato un ricordo od una emozione,

si è decantata da sé’, un giorno dopo un doloroso vissuto.

Parte il tutto da una ingenuità di fondo, nell’essere non smaliziata.

Ed è qui che paghi pegno, subisci colpi e raggiri che fanno male, tanto.

 

La trasparenza è rischiosa come 

un fondale di mare non conosciuto

ma dolce come l’amore che ama.

 

Intima, fragile, perché è di noi che chiede,

chiara come un ruscello di montagna.

Io torno sempre ad accoglierla, 

fa parte di me e nella dolcezza che mi dona

sento una pace ed un’armonia che riposa.

 

La trasparenza non ha voce, è luce.

Fa la differenza perché si presenta diversa,

è vista e può essere male intesa 

ed è allora che ha bisogno di un nido.

Anche il dolore come sappiamo, ha i suoi germogli,

ed è cosi che nasce “ la trasparenza” 

che chiede di essere in una pagina bianca, scritta.

    

Accadde che in un periodo di fragilità anche fisica:

mi trovavo la mattina di fronte ad un letto di ospedale.

Un medico che non sopportava, 

e non ne faceva segreto, il mio stare non bene. 

 

Il bisogno di protezione non conosceva il mio nome ne’ l’indirizzo, 

per cui ero talmente trasparente a chi specchiandosi in me, 

intravedeva la sua fragilità.

 

La trasparenza non si racconta, vive.

E’ la nudità dell’uomo tanto umano,

da non sopportare mai di non esserlo.

Concetto di una bellezza che commuove

abbatte miti, abbatte fortificate strutture semplicemente per essere. 

E qui non c’è altro d’aggiungere, per essere bisogna essere.

 

La trasparenza è un atto di coraggio.

Per un limite mai accolto e nel cuore,

nasconde un amore mai riposto.

 

Si, ho compreso che non puoi essere sempre trasparente,

e qualche maschera la vita mi ha insegnato a portarla.

 

Non è semplice, ma qualcuno un giorno disse che

bisogna saper parlare più lingue rispetto a chi abbiamo davanti, 

coltivando la fiducia in quell’esauribile essere che ci appartiene.

  

Bicchiere con foglie dentro
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Paola Fabbri

Paola Fabbri, lettrice di testi poetici e introspettivi, ha frequentato corsi di teatro e formazioni Steineriana di colori. Nata nel 1951 a Pisa, ha pubblicato libri amatoriali di poesie e racconti. Con “La vita canta” è giunta terza al premioInternazionale Litterae Fiorentinaie. Dice di sé: non è facile dare vita alla mente razionale ma l’anima sa dove andare per cogliere i suoi versi in fiore che sbocciano dal suo sentire come petali di rosa.

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