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Il compleanno del Chewing Gum

Un martedì di  ben centocinquantaquattro anni fa, in questo giorno di dicembre furono brevettate alcune palline insieme a delle strisce mollicce e insapori,  composte di caucciù, zucchero e aromi .

Stiamo parlando dei primi esempi di chewing gum, in  italiano meglio conosciute come gomma da masticare.

Quella che non appiccica, che non ingrassa, quella senza coloranti né conservanti, quella che fa dimagrire, che pulisce i denti, che aiuta a smettere di fumare, quella che il Presidente Obama masticava anche nelle occasioni ufficiali, insomma la gomma da masticare, il chewing gum,  il prodotto simbolo del made in Usa.

Nota fin dai tempi dei Maya, la gomma da masticare venne brevettata per la prima volta, da un dentista americano, tale William Semple, il quale riuscì ad ottenere, nel proprio laboratorio a Mount Vernon (in Ohio), un prodotto masticabile, sciogliendo la gomma in una soluzione di nafta e alcol, mischiandola successivamente con altri materiali, tra cui le radici di liquirizia.

Messo in commercio due anni più tardi in una drogheria di Hoboken (nel New Jersey), egli ne brevettò la prima ricetta il 28 dicembre 1869. Questa gomma era consistente e di buon sapore: il suo successo fu decretato nell’ultimo decennio dell’Ottocento, non solo per le migliorie apportate al gusto,  grazie alle moderne tecniche di manipolazione degli alimenti, ma soprattutto grazie alla pubblicità e al moltiplicarsi dei distributori automatici.

L’albero della gomma

Ci vorrà  molto tempo però affinché  il chewing gum approdi dall’America in Italia. Si dovrà aspettare, infatti, il secondo dopoguerra e lo sbarco degli americani. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, il chewing gum entra a far parte degli alimenti base delle razioni militari dei soldati Usa, insieme alla Coca Cola e ad altri generi alimentari: tra l’altro, era stato arricchito da forti dosi di caffeina,  al fine di aiutare i soldati, impegnati negli estenuanti combattimenti: masticare la gomma, infatti, oltre ad aiutare i soldati a tenere pulito l’apparato orale, lì aiutava anche a ridurre  la tensione.

Quattro erano i gusti consentiti all’interno della cosiddetta  razione K: menta, cannella, menta piperita e pepsina. Con l’arrivo delle truppe alleate in Europa il chewing gum si diffuse tra la popolazioni a partire dall’Inghilterra, fino alle altre nazioni, diventando immediatamente uno degli emblemi più apprezzati del mito americano.

In Italia sarà l’intuito imprenditoriale di due fratelli, Ambrogio ed Egidio Perfetti, ad inserire dal 1956 la gomma da masticare in modo stabile nella cultura alimentare italiana e nei comportamenti sociali. I fratelli Perfetti, con uno spirito imprenditoriale innato, già dal 1946 avevano avviato la produzione artigianale di caramelle a base di zucchero, liquirizie e di  confetti,  in un laboratorio in località Lainate, vicino Milano; distribuivano e vendevano personalmente i prodotti per mezzo di un carretto in legno con cui si spostavano nel circondario. La riuscita di quella prima impresa li spinse dopo poco tempo a passare alla scala industriale: aprirono così uno stabilimento con il nome di Dolcificio Lombardo in cui ben presto furono assunte per  lavorarvi una cinquantina di persone.

Ma fu «Brooklyn,  la gomma del ponte» a decretare la loro fortuna. Gran parte del successo del prodotto è sicuramente da destinare alla scelta del nome, quel “Brooklyn”,decisamente ispirato all’ o minimo ponte newyorkese.

Il bel progetto grafico (affidato al pittore Daniele Oppi), enfatizzato dallo slogan pubblicitario che l’accompagnava: “La gomma del ponte” lo hanno decretato come un prodotto fortemente iconico che ha resistito nel tempo.

Oggi, però, il chewing gum è guardato con minor favore soprattutto per i danni che provoca nell’ambiente: la gomma sintetica che ne costituisce la materia prima con cui ormai viene unicamente realizzato, impiega oltre cinque anni per decomporsi. Ecco perché non si deve mai gettare una cicca  per strada, in un bosco o lungo uno spiaggia.

Purtroppo però, la naturale vocazione usa e getta di questo alimento non migliora le cose; si calcola infatti che nel mondo ogni anno si disperdano 560 mila tonnellate di gomme da masticare, di cui 23 mila solo in Italia.

Che sia meglio gustarsi una caramella? Meditate gente, meditate!  

Il dentista statunitense William Finley Semple (1832-1923)
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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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Ciro Notaro

Intetessante. Bravo l’autore🌹

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