La mia vita in una compilation musicale
La mia compilation musicale comincia con il festival di Sanremo.
Primi anni ‘50, grazie alla mia cugina Doriana, un buttera di 12-13 anni, l’unica che riusciva a convincere il nonno Nando ad accendere la radio anche per sentire canzoni.
Il presentatore era Nunzio Filogamo, che iniziava sempre con, amici vicini e lontani, buona sera.
I cantanti erano, Nilla Pizzi Carla Boni, Tonina Torrielli, Catina Ranieri, Claudio Villa, Gino Latilla, Alberto Ravagliati, Luciano Taioli, Giorgio Consolini, Arturo Testa ecc ecc.
Le canzoni, “Papaveri e papere”, “Grazie dei fiori”, “Corde della mia chitarra”, “Trieste mia”, “Io sono il vento”, “La casetta in Canada”, “Il pericolo numero un…” , “Le donne”, ecc ecc.
Nei primi anni ‘60 ero già un giovanotto di 16-17 anni, mi ero comprato un cinquantino ed andavo in giro per i paesi limitrofi con qualche capatina anche nei vicini paesi emiliani; Monghidoro era il più gettonato, e qualche mio amico ci trovò anche la fidanzata.
Naturalmente anche la musica era cambiata, arrivarono Celentano, Mina, Betti Curtis, Milva, Gianni Morandi, ecc ecc. Però la prevalenza era per le canzoni italiane e qualche cantante straniero che voleva vendere era costretto a cantare in italiano.
Poi arrivarono i Beatles, il Rolling Stones, Elvis, ecc ecc e la musica cambiò.
Negli anni ‘70 ero sposato con prole, ed oltre alla musica, cambiarono anche le mie abitudini.