#CONCORSO LETTERARIO LA MIA VITA IN UNA COMPILATION MUSICALE

La mia vita in una compilation musicale (Juke Box)

Direi che la mia vita è stata tutta una compilation musicale.Questo tempo che non ha tempo mi ricorda quando adolescente mi rifugiavo nel salottino in casa di mamma, e passavo ore ad ascoltare le canzoni del momento, mi colpivano le parole la musica, che riusciva a farmi immaginare la storia cantata.

Non ho mai avuto una Musica o una canzone che mi riportasse ad un avvenimento particolare, questa era sempre con me ed ero, come mi avevano soprannominata un juke box viaggiante. Certo le avevo memorizzate diverse, e quando chiedevo 100 lire per tre canzoni, il divertimento era assicurato.

Ogni momento, può essere l’inizio di una compilation musicale, ieri, oggi e chissà domani. Ogni qual volta che la simpatia o l’amore per qualcuno si faceva avanti, c’era un motivo che accompagnava ma, non è mai stato determinante.  Non è un caso, che ieri mia figlia mi ha fatto ascoltare una conosciuta canzone di Vecchioni, i brividi mi

percorrevano lungo la schiena, il ricordo poi di lui conosciuto sempre attraverso le sue canzoni- poesie, mi aveva fatto innamorare. 

Come non ricordare “Luci a San Siro” Nostalgica Romantica. “Samarcanda” dedicata al padre non più giovane, “l’uomo che si giocava il cielo a dadi” meravigliosa, oppure “chiamami ancora Amore” con il quale vinse il festival di San Remo, struggente ed emozionante fotografia, di una realtà che tutt’oggi è ancora drammaticamente presente, e poi “Sogna ragazz sogna “che ieri ho – ascoltato e i brividi per quelle parole non si sono fatti aspettare. 

Parole e musica, che ti innalzano a tutto ciò che è possibile, dove la speranza può diventare certezza, e l’amore per il nostro vivere può essere racchiuso anche in questo splendore di musica e parole.

“Lasciali dire che quelli come te, perderanno sempre, ma tu hai già vinto. E non ti possono più fare niente, passa ogni tanto la mano sul viso di Donna, passaci le dita nessun regno è più grande di questa cosa chiamata Vita…” La vita è cosi forte che attraversa i muri per farsi vedere, la vita è cosi vera che sembra impossibile doverla lasciare, la vita è cosi grande che quando sarai sul punto di morire, pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo, fiorire.”

 

 

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Paola Fabbri

Paola Fabbri, lettrice di testi poetici e introspettivi, ha frequentato corsi di teatro e formazioni Steineriana di colori. Nata nel 1951 a Pisa, ha pubblicato libri amatoriali di poesie e racconti. Con “La vita canta” è giunta terza al premioInternazionale Litterae Fiorentinaie. Dice di sé: non è facile dare vita alla mente razionale ma l’anima sa dove andare per cogliere i suoi versi in fiore che sbocciano dal suo sentire come petali di rosa.

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