Una mattina al Teatro Comunale di Firenze

Oggi è scomparso un grande pianista: Maurizio Pollini.

Ho avuto l’onore di vederlo e ascoltarlo parecchi anni fa, credo nei primi anni ’90, nel bellissimo Teatro Comunale di Firenze. Alla prova generale , in cui avrebbe eseguito il concerto n°1 di Chopin, eravamo una marea di ragazzi del Conservatorio Cherubini. Ci avevano messi in platea e io ero in prima fila! Entra l’orchestra, entra il direttore e entra Pollini.
Per prima cosa appende la giacca al coperchio del pianoforte, lanciando un’occhiata divertita alla nostra risata. Poi comincia a suonare, in una maniera stupenda. Tutti noi siamo estasiati dalla sua interpretazione del concerto di Chopin, che già è bello di suo, ma che suonato da lui ci fa fare un viaggio in un altro mondo, un mondo ultraterreno.

Il concerto finisce e noi siamo ancora sbigottiti da quella meraviglia. Lui, ancora seduto sul panchetto si gira e ci fa:
” Allora , vi è piaciuto?”
e noi ” SIIIIIIII!”
” Mah, forse poteva venire meglio…”
” NOOOOOOO!”
e giù applausi con tutta la forza che avevamo!

Pollini si inchina, ci ringrazia, riacchiappa la giacca e esce dal palcoscenico. Non me lo dimenticherò mai.
Il Teatro Comunale è stato demolito, oggi anche Pollini ci ha detto addio, come tanti altri artisti prima di lui…

Il mio mondo sta andando a pezzi.