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L’inventore dell’auto per tutti

Un’automobile accessibile a tutti sia nel prezzo che nella facilità di guida. Queste furono le linee guida del progetto che venne in mente all’ imprenditore statunitense Henry Ford, quando creò a Detroit, in una vecchia fabbrica di vagoni ferroviari, la Ford Motor Company. L’impresa cominciò grazie a un capitale di 28mila dollari, messo a disposizione da dodici investitori il giorno 16 giugno i un ormai lontano 1903.

Non possiamo certo dire che Ford abbia inventato l’automobile ma sicuramente lo rese un bene alla portata di tutti. In altre parole, il fondatore del secondo più grande colosso automobilistico americano – dopo General Motors – ebbe il merito di democratizzare le quattro ruote, sebbene le sue idee politiche fossero decisamente lontane dal concetto di uguaglianza sociale.

La prima linea di montaggio installata presso la fabbrica di Ford in Highland Park, Michigan.

Henry Ford iniziò ad appassionarsi ai motori fin da giovanissimo. All’età di 12 anni, infatti, trascorreva la maggior parte del suo tempo libero in un piccolo laboratorio allestito da lui stesso. Fu qui che costruì il suo primo motore a vapore: era il 1878 e aveva solo 15 anni.

L’anno successivo lasciò la sua casa diretto alla vicina Detroit, per lavorare come apprendista macchinista.

Il suo apprendistato durò tre anni, quindi Henry tornò a casa, a Dearborn. Nel corso degli anni successivi, si occupò della riparazione di motori a vapore, lavorò occasionalmente presso una fabbrica di Detroit e curò la revisione delle attrezzature della fattoria del padre.

Il 1888 segnò un profondo cambiamento nella sua vita, poiché sposò Clara Bryant e iniziò a mantenere la sua nuova famiglia, lavorando presso una segheria. Ma di lì a poco tutto cambierà  nuovamente e nel 1891 il giovane Ford iniziò a lavorare come tecnico presso la Edison Illuminating Company di Detroit.

Ford Model T, 1903

Due anni dopo, in seguito alla promozione a Chief Engineer, finalmente Henry ebbe tempo e denaro a sufficienza per dedicare maggiore attenzione ai suoi esperimenti personali sui motori a combustione interna.

Ed Henry Ford realizzò il suo sogno di produrre un’automobile dal prezzo ragionevole, affidabile ed efficiente nel 1903, con l’introduzione della Model T, che debuttò sul mercato il 16 giugno. Questo veicolo segnò una nuova era nell’ambito del trasporto personale: era facile da guidare, riparare e manovrare su strade dissestate e infatti riscosse un successo immediato.

Le cose procedettero a ritmo spedito. Nel 1919 Henry e suo figlio Edsel acquisirono le azioni di tutti gli azionisti di minoranza per la somma di $105.568.858 e diventarono proprietari unici della società. Edsel, che in quell’anno era succeduto al padre come Presidente, continuò a occupare la posizione fino alla sua morte nel 1943 ed Henry Ford dovette tornare alla guida della società.

Henry abbandonò la carica di Presidente della Ford Motor Company per la seconda volta durante il settembre 1945, lasciando il posto al nipote, Henry Ford II. L’anno successivo venne premiato in occasione dell’American Automotive Golden Jubilee per l’importante apporto al settore automobilistico e, nello stesso anno, l’American Petroleum Institute gli assegnò la sua prima Medaglia d’oro per il prezioso contributo al benessere dell’umanità.

Henry Ford con il nipote Henry II

Oggi la casa statunitense è, insieme a Toyota e Volkswagen, tra le prime tre al mondo in quanto a vendite. Nel 2016 la Ford F-Series (in assoluto il pick-up più amato negli USA e in Canada) è risultato il secondo modello di auto più venduto, dopo la Toyota Corolla e davanti alla Volkswagen Golf.

Henry Ford morì nella sua casa di Fairlane, a Dearborn, il 7 aprile 1947. Aveva 83 anni.

Al momento della sua morte, il fiume Rouge ruppe gli argini e causò un blackout.

Con le lampade al cherosene e le candele accese, la scena deve aver ricordato la sua nascita 83 anni prima!

Henry Ford, Greenfield 30.07.1863 – Fair Lane, Dearborn, Michigan 07..04.1947

 

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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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Bea Bryan

Una grande mente nel suo campo!

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