La storia di Peter Coniglio
Di ricorrenze ve ne sono tante, tantissime, soprattutto in questi ultimi giorni di luglio e forse vi starò pure un poco annoiando proponendovene una quasi ogni giorno. Ma da questa davvero non potevo esimermi.
Mia figlia è stata cresciuta a latte, biscotti Plasmon e avventure di Peter Coniglio, che mi premuravo di leggerle ogni sera prima di andare a letto. Addirittura, Peter ed i suoi amici hanno animato letteralmente la sua prima cameretta, quella di quando era bambina: ricordo di avere girato in lungo e in largo pur di trovare una tappezzeria che lo ritraesse esattamente così, come lo vedete in questa immagine di copertina. Ma chi mai era questo coniglietto?
Peter Rabbit e’ un personaggio nato dall’ abile penna di una delle più importanti autrici per l’ infanzia del secolo scorso; il suo nome è Beatrix Potter.
Il simpatico coniglietto che indossa con eleganza innata una giacchetta a doppiopetto blu seppe renderla famosa e popolare in tutto il mondo e le sue storie sono lette tutt’ora da mamme e bambini.
Donna poliedrica, nonostante fosse cresciuta in una rigida famiglia vittoriana, ebbe modo di distinguersi non solo come autrice e illustratrice, ma anche come naturalista, ambientalista, allevatrice e donna di affari. Insomma, Beatrix fu quel che si dice una donna stimolante.
Nata il 28 di luglio 1866 a Kensington, Londra, da una ricca famiglia, da bambina era solita inventare personaggi e osservare il mondo circostante, descrivendoli nei racconti delle sue vacanze in Scozia e nel Lake District in compagnia dei genitori e del fratello. A partire dai suoi quindici anni, Beatrix tenne un diario. Cosa al quanto normale, direte voi… Ma la particolarità sta nel fatto che ella lo trascrisse tutto in un codice di sua invenzione!
Quasi del tutto autodidatta, aveva ricevuto la sua educazione dalle governanti, come era triste consuetudine per chi nasceva donna a quel tempo, ma la sua brama di conoscenza non si esaurì mai. Da sempre amante degli animali, appena ventenne comprò un coniglio e lo chiamò Benjamin Bouncer, e passò molto tempo a disegnarlo. In seguito prese un altro coniglio e lo chiamò Peter. Probabilmente fu proprio lui la fonte d’ ispirazione tanto attesa per scrivere racconti. La prima storia di Peter Rabbit fu scritta su una lettera che ella inviò a un bambino chiamato Noel, figlio della prima governante, per rincuorarlo durante una malattia.
Peter fu presto raggiunto da Flopsy, Mopsy e Cottontail e ancora da molti altri simpatici personaggi che insieme al protagonista animarono le sue molte avventure.
Nel 1901 Beatrix mise a punto l’ intera storia e volle pubblicalla, da sola, per la famiglia e gli amici. Non fui cosa facile ma, alla fine, riuscì a ottenere l’attenzione di una piccola casa editrice, la Frederick Warne & Co, che le offrì di pubblicarla. Nel 1902, The Tale of Peter Rabbit ottenne un successo immediato. Dopo di allora, fu tutto più semplice e Beatrix scrisse altri ventiquattro racconti e rispettivi libri, sempre pubbllicati da Frederick Warne & Co.
Anche la sua vita , fu paragonabile ad una fiaba: e come in un romanzo d’ amore, Beatrix si innamorò del suo editore, Norman Warne, colui che aveva sostenuto sin dall’ inizio il suo lavoro.
Nonostante l’opposizione dei genitori, i due si sposarono nel 1905: purtroppo il loro matrimonio ebbe breve durata poiché Norman morì di leucemia ad appena un mese dalle nozze. Beatrix portò l’anello donatole dal marito per tutta la vita!
Durante il lutto, Beatrix si ritirò nel Lake District e comprò un fattoria, Hill Top Farm, a Near Sawrey, un villaggio vicino Esthwaite Water. Lì cominciò ad allevare pecore, vincendo anche un premio per il gregge di razza Herdwick. Da quel momento, molti dei suoi racconti furono ispirati anche dalla gente che abitava lì vicino e non soltanto dal simpatico Peter Coniglio.
Imprenditrice intelligente, con una mossa decisamente commerciale, Beatrix mise sul mercato il pupazzo di Peter Rabbit: correva l’ anno 1903 … e gli incassi per le vendite e per i diritti d’aurore la resero davvero molto ricca.
Continuando a fare anche l’allevatrice e a incrementare le sue proprietà nel 1913, convolo’ a nozze una seconda volta sposando William Heelis, il suo avvocato.
Alla sua morte, nel 1943, all’età di 77 anni, il suo patrimonio comprendeva 4.000 acri di terra (1600 ettari), sedici fattorie, svariati cottages e molti capi di pecore di razza Herdwick.
Oggi, la sua casa a Near Sawrey, Hill Top Farm è divenuta un museo e Beatrix Potter un personaggio emblematico nella cultura britannica: le sue storie hanno divertito generazioni di bambini e mia figlia, come avrete ben capito, non ha fatto certo eccezione. Se non ne avete mai letta una …siete ancora in tempo!
Credetemi: vi rapirà!