Fragile creatura
Ho corso per strade sconosciute, sorriso per fare
pianto nel dare e amato, fino a lottare.
Mi sono fermata qui, quel giorno.
Era dolce la sua melodia e
il suo tocco nell’universo dell’armonia.
Fragile intensa creatura, come il tuo bacio
del mattino, bruciante di passione come
il fuoco del nostro cammino.
Vorrei porgerti la mia mano, sfiorare i
tuoi capelli arcaica musa, musica dalle
tue vesti un pentagramma di suoni
e silenzi.
Vorrei raggiungerti e all’unisono intrecciare
con te la musica di un Dio altissimo.
Assente mi guardi e l’impossibile il nulla,
ci separa.
Sono qui, davanti a te e so che l’anima
mia sfoglia, cerca fra le note che di beltà
giovinezza ci rese unici, amanti.
Sai è quel suono che nel dolore
può ritrovare amore