Firenze,Tutte le strade portano a Firenze!

Bellezza all’ ”Acqua di Rose”

La forza della gentilezza è nata a Firenze.

Non ha bisogno di etichetta, lo riconosceresti tra mille, ha più di cento anni… eppure non li dimostra! 

Avete indovinato di che cosa si tratta? E’ il Borotalco Roberts.

Era il 1843 quando il chimico inglese Henry Roberts (1819-1879) aprì a Firenze il suo laboratorio farmaceutico, l’H. Roberts & Co. English and American Chemists and Druggist. Il farmacista inglese si era trasferito a Firenze intorno al 1840, quale nuovo membro di quella numerosa comunità di anglosassoni che soggiornarono nella città toscana, definiti dai fiorentini, sempre pungenti, come gli “anglobeceri”.

E Roberts si rivelò essere un “anglobecero” davvero speciale! 

Poco dopo essersi trapiantato qui da noi, egli  aprì nel 1843  la Farmacia della Legazione Britannica (conosciuta poi con il nome più comune di Farmacia Inglese), niente meno che nella più elegante strada della città, ovvero in via Tornabuoni al numero civico 17; ad essa affiancò il Laboratorio farmaceutico H. Roberts & Co. English and American Chemist and Druggist.

L’iniziativa di H. Roberts si rivelerà proficua e prodiga di risultati perché quello di sir Roberts divenne fin da subito un negozio estremamente elegante, con gli arredi in mogano e i lampadari di alabastro. La clientela, selezionata ed esigente, oltre ai prodotti medicinali all’avanguardia e alle creme di bellezza, vi poteva acquistare anche liquori di marca e raffinatezze alimentari provenienti dall’estero.

Molti preparati officinali e cosmetici venivano messi a punto e perfezionati da Henry Roberts in persona il quale, come un alchimista medievale, sapeva legare i diversi elementi chimici in formule innovative ed efficaci.

Proprio per rispondere alle richieste della sua raffinata clientela Henry Roberts studiò e realizzò anche una preparazione a base di tre tipi di rose, acqua distillata con miscela di rosa damascena, gallica e centifolia, che chiamò Acqua alle Rose, una ricetta che si rivelerà  molto presto gradita alle signore come tonificante e rinfrescante. 

Proprio quest’anno l’acqua profumata ottenuta da Roberts nel lontano 1867 festeggia ben 150 anni, ma è sempre di moda e gode di ottima salute commerciale: il suo distillato tutt’oggi idrata, lenisce, deterge e profuma la pelle di molte donne.

Ma, tra i numerosi composti che vennero elaborati nel laboratorio della farmacia inglese, uno su tutti si sarebbe rivelato un vero capolavoro della cosmesi dell’epoca. Si trattava di una finissima polvere bianca, dalla consistenza impalpabile e dal deciso sentore di cipria. Cosparsa sulla pelle di grandi e piccini, la rendeva vellutata e deliziosamente profumata. Era il borotalco, l’intramontabile e inimitabile prodotto che ancora oggi vanta i suoi affezionati estimatori, nonostante sia stato concepito in un remoto 1878.

Fu proprio in quell’anno, infatti, che Roberts ebbe l’intuizione di unire le preziose virtù sbiancanti e antitraspiranti del talco ventilato con la benefica funzione antisettica e lenitiva dell’acido borico. Ne era appunto venuto fuori il talco borato, cui venne dato il nome di Borotalcum. La soluzione era una vera novità, e la scoperta doveva essere tutelata in tutti i modi: per questo Roberts richiese la registrazione del marchio e non ne incominciò la commercializzazione fino al 1904. E’ questo l’anno in cui il classico barattolo di latta verde, decorato dal disegno di nurse con in braccio un bambino, fa la comparsa sugli scaffali della farmacia fiorentina di Roberts.

Un successo immediato, grazie anche al lancio pubblicitario, che lo presentava come «la miglior polvere per la pelle». 

Al farmacista inglese gli affari andavano assai bene. Nel 1906 il Borotalcum aveva ottenuto un riconoscimento a Milano, nell’ambito della Mostra Pro Infantia e, oltre alla “migliore polvere per la pelle”, la ditta poteva contare su altri prodotti di punta, anch’essi tuttora un cult del settore: un panetto di sapone solido, il sempre verde Neutro Roberts (in vendita dal 1904) e l’Acqua distillata alle Rose confezionata nell’iconioca bottiglietta blu cobalto, disegnata nel 1867.

Henry Roberts nel frattempo aveva inaugurato altre due farmacie, una a Roma e una a Napoli, e sedi di rappresentanza a Londra e a Parigi. E, con l’apertura di un piccolo stabilimento chimico-farmaceutico alle porte di Firenze, aveva dato inizio alla grande espansione commerciale della sua azienda. Grazie al suo successo, aveva quindi ottenuto il brevetto della casa reale inglese e il titolo di Farmacia della Legazione Britannica. Per far conoscere il prodotto, Roberts commissionò  anche alcune splendide locandine pubblicitarie e fu tra i primi a investire su Carosello, negli anni Sessanta. 

Peccato che l’ideatore del borotalco non potette godere a pieno del successo, in quanto venne a mancare di lì a breve: ma la felice storia nata a Firenze, la città dei fiori, non finì con lui.

L’anno successivo alla sua scomparsa prese le redini dell’azienda un altro farmacista inglese, il cavaliere Alfredo Houlston Morgan il quale si consorzierà con un altro, un fiorentino, che aveva aperto nel 1896 il suo negozio, tale Lorenzo Manetti, creando una società che porterà sia il nome dell’italiano che quello del fondatore: nascerà così la Società italo britannica L. Manetti & H. Roberts & Co. per azioni, costituita nel gennaio del 1921. 

Alla fine degli anni 60, la famiglia Manetti mise in vendita l’azienda concludendo la fortunata storia di un sodalizio nato a Firenze e nel 1977  lo stabilimento traslocò da via Pisacane a Calenzano. È in questo periodo che l’azienda acquisterà le caratteristiche industriali che consentiranno alle fortunate creazioni di sir Henry di resistere al tempo e varcare le soglie del terzo millennio. 

In oltre cento anni di storia, il borotalco Roberts ha profumato parecchie generazioni di bebè, (me inclusa) e in molti ricordano perfettamente il verde barattolo della sua confezione.

Ma oggi, nell’orgia quotidiana di profumi e deodoranti, d’igiene compulsiva, di freschezza a portata di mano, chi lo usa? Signore d’altri tempi? Mamme nostalgiche? Bambini retrò? 

Davvero un po’ tutti, carissimi amici, anche molti giovani. Recentemente una ricerca ha infatti svelato che circa il 38 per cento degli intervistati – su un campione di giovani tra i 14 e i 34 anni – usa il borotalco; per il 24 per cento di loro, il borotalco evoca un’idea di pulito e di freschezza; per il 10 per cento chi profuma di borotalco è una persona affidabile, per il 15 per cento è un profumo indissolubilmente legato all’ infanzia.

Insomma, pare evidente che il messaggio lanciato da Henry Roberts, la sua profumata polvere bianca, abbia continuato a  diffondersi … Sarà per via di quel suo profumo di una volta, senza tempo! 

Un evergreen dell’igiene personale che ebbe i natali in una raffinata e cosmopolita Firenze di metà Ottocento.

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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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Gastone Ranieri Indoni

Ben scritto, invitante ed esaustivo perché completo di tutte quelle informazioni che, oltre la cronaca tout court, coprono bene un pezzo di storia di Firenze che è sempre un piacere conoscere. Lo sa mia madre mi insegnò ad usare l’Acqua di Rose? Col Biro Talco ero già stato svezzato! Complimenti per tutto🌷

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