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Una canzone per ricordare Aretha

Le sue canzoni hanno fatto la storia della musica influenzando profondamente anche la cultura americana.

Aretha Franklin, la voce più bella della storia del Gospel, del R’n’B, la Regina del Soul, di tutto quello che volete voi; una voce potente, capace di veicolare le espressioni artistiche musicali afroamericane, attraverso i suoi intramontabili pezzi.

Una  voce che esprimeva la gioia di vivere, senza dimenticare la sofferenza di molti, la stessa sofferenza che anche lei aveva provato; una voce che a sua volta ha dato voce ad un popolo senza voce.

Negli Anni ‘60 divenne motivo di orgoglio per le minoranze etniche statunitensi e divenne un simbolo dell’emancipazione femminile. La sua voce ha fatto commuovere intere generazioni e ha emozionato anche l’allora presidente degli  Stati Uniti , Barack Obama,  durante un evento tenuto al Kennedy Center Honors.

Aretha Franklin (25 marzo 1942 – 16 agosto 2018)

Vogliamo ricordarla oggi , in ricorrenza al primo anniversario dal giorno della sua morte, avvenuta lo scorso anno, esattamente il 16 agosto, dopo  che aveva a lungo sofferto, a causa di una malattia incurabile.

Soprannominata La Regina del Soul o Lady Soul per la sua capacità di aggiungere una vena soul a qualsiasi cosa cantasse, e per le sue enormi qualità vocali, è stata  una vera e propria leggenda del mondo della musica: partita da una parrocchia (dove cantava da bambina) e arrivata in tutte le case del mondo grazie alla sua pazzesca voce.

In una carriera che ha attraversato più di cinque decenni, Aretha Franklin ha dimostrato il suo talento vocale senza precedenti, e l’ha fatto in tanti modi diversi.

Non importa se fosse per il pubblico di Soul Train, per il Presidente degli Stati Uniti o per altri musicisti: la sua voce leggendaria, con quella risonanza emotiva incredibile, è sempre stata al centro della scena!

Condensare la carriera della Franklin in una canzone, è un’impresa improponibile, e si rischia di essere banali e incompleti: in fin dei conti,  ognuno ha la sua Aretha!

Questa è una scelta personale, opinabile quanto si vuole, ma schietta: dunque,  noi della redazione,  vorremmo ricordarla con assoluto e doveroso Rispetto!

Respect,  canzone incisa originariamente dal cantante Otis Redding, fu ripresa nel 1967 da Aretha che ne fece uno dei suoi cavalli di battaglia ed uno dei suoi principali successi: pensate che, è attualmente ancora presente nelle classifiche delle canzoni più ascoltate di tutti i tempi.

La storia che si  nasconde dietro questo brano  è particolare e curiosa: nel testo originale di  Redding, il punto di vista è quello di un uomo che chiede alla propria partner di essere rispettato e considerato.

La Franklin decise allora, di prendere in mano il brano, riarrangiarlo e stravolgerlo completamente: lo reinterpretò con tutta sé stessa, cambiando i generi sessuali. Proprio per questo motivo la sua versione divenne un inno dei movimenti femministi ed anti-razziali:il testo del brano chiede Rispetto, ma la sua voce potente, infondo, dice di più  e grida : Lo pretendo!

A noi è  piaciuto ricordarla così, esattamente come lei era: una grande guerriera, una gran donna, una grande cantante!

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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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