Subway, la prima corsa
Arrivare a New York per la prima volta è un’esperienza unica: una tempesta di emozioni, adrenalina allo stato puro. Potreste davvero aver problemi di torcicollo: palazzi, grattacieli, auto, persone … insomma, sembra di essere in un altro mondo quasi come in un set cinematografico. Ma New York è reale, esiste in tutta la sua immensità, una città aperta sia mentalmente sia logisticamente.
Per muoversi in una metropoli come questa esistono varie opzioni, dalle più tradizionali, come passeggiare e andare a piedi (che è uno degli strumenti migliori per girare ovunque tra i quartieri permettendovi di vedere davvero tutto e godervi al massimo la città), oppure prendendo un comodissimo taxi: ne potrete chiamare uno con una semplice alzata di mano, o con un fischio (come fanno tutti gli attori nei film!), molto diversamente da come si usa fare nel nostro Bel Paese, in cui trovare una vettura disponibile ad effettuare la corsa richiesta risulta essere un’impresa quasi titanica!
Per i più tecnologici ormai esiste anche Uber, una startup di origini californiane che permette di chiamare un autista con auto tramite una semplicissima applicazione scaricabile sul proprio cellulare.
Sicuramente però la Metropolitana è da considerarsi il mezzo più utilizzato e utile per risparmiare e muoversi in modo veloce per le lunghe vie di New York.
E oggi noi vorremmo appunto soffermarci su di lei, la metropolitana della Grande Mela.
La prima corsa nelle viscere di Manhattan partì alle 14:35 di un 27 ottobre dell’anno 1904. Inaugurata dall’ allora sindaco George McClellan, la Subway – come la chiamano tutti – è una delle più antiche al mondo: le prime furono realizzate a Parigi, Londra e Mosca, ma siccome New York è New York, ben presto l’ultima arrivata diventò la più moderna.
Fu costruita in soli 2 anni, per un percorso di 14,6 Km (e 28 stazioni); collegava il municipio della città City Hall con la Grand Central Station e quindi verso nord, fino a Times Square, per terminare sotto la 145ma strada.
Il giorno dell’apertura al pubblico oltre 100.000 cittadini si misero in fila per un giro sotto le strade della Grande Mela, al modico costo di un nichelino cadauno. Negli anni successivi, la linea proseguì a farsi strada (ovvio gioco di parole!) e nel 1908 arrivò fin verso i quartieri popolari del Queens e del Bronx.
Dal momento in cui tutto ebbe inizio sono gia trascorsi 116 anni! Ma la vecchia metro li porta davvero bene e in un secolo ha raggiunto un livello elevatissimo di efficienza e funzionalità. Non è stato certo un processo immediato: solo grazie a decenni di progettazione, sperimentazioni, conquiste e fallimenti, è stato possibile arrivare alla situazione attuale, che nonostante tutto, è ancora in continua trasformazione. Ma al giorno d’oggi, la rete della metropolitana muove 4,5 milioni di passeggeri ed è aperta per 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Del resto, in una città come New York, che rappresenta il centro propulsivo e multietnico per eccellenza nel mondo, sinonimo di dinamismo ed energia produttiva, non poteva andare diversamente.
Addirittura, questo intricato e complesso sistema di trasporto pubblico sotterraneo risulta pure essere uno tra i più economici e versatili; perfettamente in linea con lo sviluppo industriale e con quello del settore terziario, contribuisce all’innesco di quel circolo virtuoso di produttività e attività che solo impianti infrastrutturali all’avanguardia hanno saputo conferire alle città moderne. Coloro che sono state – e tuttora restano – le vere protagoniste dello sviluppo urbano del XXI secolo!
Affascinante questo racconto sulla costruzione della metropolitana…lo leggo a voce alta per coinvolgere anche mio marito e mio nipote e riuscire ad immaginare il tutto…mai stata nella grande mela…
Carissima Franca, ti ringrazio ! Sei gentilissima ! Mi impegnerò per cercare di continuare a farvi sognare … questa è la soddisfazione più grande di chi scrive!