Firenze, il mio luogo del cuore
Firenze, la mia citta natale è il mio luogo del cuore. Ve la voglio descrivere così come la vivo io, quasi tutti i giorni!
Ad esempio, stamani, come mille altre volte, ho parcheggiato l’auto per andare a trovare la mia mamma. Mentre io abito lungo i viali di circonvallazione, lei vive ancora nel quartiere di San Giovanni, in pieno centro storico, Qui ho vissuto tutta la mia infanzia e la mia giovinezza.
Quando esco da casa sua spesso vado a farmi due passi per il centro cittadino, come facevo da ragazza.
Il pizzicagnolo all’angolo, il fornaio, il vinaio sotto i portici, il fruttivendolo con le casse fin quasi in mezzo di strada, ci sono ancora tutti come un tempo. Però ci sono anche tanti locali nuovi, quelli della movida degli ultimi anni che, come oggi che è venerdì, si preparano a affrontare una gran serata.
Mi avvio verso San Lorenzo; le Cappelle Medicee sullo sfondo, i turisti che a frotte, con le loro inseparabili valigie con le ruote e i cappellini colorati per ripararsi dal sole, quasi non ti fanno passare. Se ne vanno in giro per le strade della città come si va in spiaggia, vestiti da estate. E io che ho già il cappotto indosso!
Ma un po’ li capisco. Questi giorni a Firenze sono anche rammentati come quelli de “L’estate di San Martino, che dura tre giorni e un pochino …”!
Insomma, ancora un po’ di tepore per scaldarci le ossa, e poi sarà inverno.
Da qualche giorno gli operai del Comune, attrezzati con tanto di scale e elevatori, sono intenti a predisporre gli addobbi aerei e le sfarzose luminarie natalizie per decorare a festa le nostre strade, non tutte ma sicuramente quelle più belle e commerciali: “Quest’anno, eh’ si gioca d’ anticipo a Firenze! Meglio che ai calcio” commentano due vecchietti seduti a monitorare i lavori su di una panchina. E meno male, penso io … saranno felici i commercianti.
Dappertutto c’è musica, rigorosamente italiana. La senti quasi ovunque mentre passi. E in mezzo a tutto questo gran “via vai”, una miriade di stranieri se ne sta comodamente in panciolle, accomodata ai tavolini di trattorie e caffè all’aperto, e si gode un bel pranzetto. Chi mangia la “bistecca con l’osso” ( io mi auguro per loro che sia rigorosamente “al sangue”), e chi invece preferisce tristemente uno spaghetto con le vongole (che non rientra di certo tra i nostri piatti della tradizione!).
Però almeno su una cosa si trovano d’accordo: quasi tutti brindano con bicchieri colmi di vino rosso, a ogni ora del giorno!
Faccio tutta via Martelli e poi via Roma e arrivo fino sotto alla loggia del Mercato Nuovo, la casa del Porcellino di bronzo. Qui c’è la “buticche del lampredotto”che ti inebria di sapori buoni, altro che poké o kebab!
Mentre attendono in coda, alcuni discutono della partita che ha giocato la Fiorentina in coppa l’altro giorno e di come sta andando il campionato di calcio. Se non sono qui, i tifosi se ne stanno poco più avanti, di fronte al Chiosco dello Sportivo (dove puoi essere messo al corrente di tutte le novità di mercato … altro che Gazzetta!)
Un gruppo di turisti se ne sta da una parte a spulciare sulle app. se è quello il posto delle recensioni buone…
Ma va bene così, questa è la mia città, con quell’aria un po’ radical chic che ha il suo perché. Siamo gente burbera noi fiorentini, lo so, eppure c’è sempre qualcuno pronto per l’altro. Dicono che siamo dei brontoloni, e forse è vero, però possediamo un cuore grande!
Mi avvio verso una delle mie trattorie preferite, in via della Spada. E mentre aspetto che si liberi il tavolo mi “apro lo stomaco” con un buon bicchier di vino rosso.
Nessuna fretta, a Firenze ci vuole calma, soprattutto a tavola.
Alle due e mezzo, ho finito di pranzare: la pancia è piena. Il cuore pure.
Di sentimento, affetto, nostalgia per un posto che oggi come allora fa parte di me. E ti rende migliore, serena e sicura perché non importa dove andrai, chi troverai per la tua strada, chi sarà con te e ti lascerà.
Quel posto sarà lì ad aspettarti e a farti comprendere che a Firenze, la mia città natale, tutto cambia per non cambiare mai, e questo è il nostro Bello!