Le vostre storie,Racconti

Pio, il nostro sassolino

In una strada non asfaltata, un sassolino se ne stava li silenzioso ed attento a ciò che sentiva vibrava intorno a sé. Da lontano un rumore di ruota di bicicletta, chiese al vento di spostarlo, voleva curiosare, e fu così che al lato della strada poté osservare il tutto.

Correva l’uomo in bicicletta, correva molto forte, il piccolo sassolino non fece in tempo a vedere chi era questo sconosciuto, noto solo i raggi delle ruote e la pedalata data con tanta forza poi vide un lancio un guanto da ciclista, intriso di sangue. No, non è possibile pensò il nostro sassolino, e una lucertola che di lì passava, vide Pio, sapeva tutto e  lo portò nel luogo dove giaceva il guanto. Era sangue sì, ma non animale, umano!

Chi avrà ucciso l’uomo che pedalava tanto forte? La curiosità era grande, ma non aveva strumenti necessari e nessuno, che potesse aiutarlo nella sua indagine! Pio, si lasciò rotolare dalle folate di vento in un angolo della strada ma inizio a riflettere di quanto mondo c’era intorno a lui.Fu felice, aspettò l’amico vento sapendo che ,l’avrebbe spostato dove la curiosità si era fatta impellente. 

Si trovò anche a fare considerazioni mai fatte, e si chiedeva quale sintonia poteva esserci tra lui, così piccino e il vento. Avrebbe voluto fare un salto di gioia quando si accorse di essere stato trasportato su un alto pendio di erba, quante cose esistono disse fra sé e sé, e da lì poteva osservare tanto…

 Ad un tratto notò appoggiata ad un albero, la bicicletta che aveva visto passargli accanto come una saetta. “Mio Dio si disse c’è un uomo e…. altri in divisa che stanno congiungendo i suoi polsi con del ferrame”. Pio guardò bene, si accorse che costui era il fornaio che tutte le mattine passava dalla strada dove lui giaceva. Perché, perché ha ucciso, ma chi?

Troppo le domande alle quali Pio, non poté ricevere risposta. Passa da lì un’altra lucertolina e vedendo Pio così triste lo prese e lo portò distante da quelle scene, troppo forti per un piccolo sassolino.

Amici lettori, il tramonto si sta avvicinando, tra sfarzi di scie arancioni, rosse e gialle, il sole pian piano cala mentre la mistica luna si fa avanti E’ un avvicinarsi l’uno all’altro, lo protegge nel suo andarsene, mentre una lacrima di pioggia bagna il tutto. Pio si guarda, e sorride con se stesso: “sono cambiato di colore, la pioggia ha fatto questo anche per me!”

La notte avanza, e tace! Il nostro Pio, aspetta l’amica folata di vento che lo trasporti fra i cespugli dove il ristoro lo accolga!

Amici lettori, al racconto perché dare ad un piccolo sassolino l’interprete principale?

Siamo tutti lui, in questo universo che è amore, che annichilisce l’odio la violenza e che trova pace e saggezza solo nell’amore, nell’essere tutti in uno, insieme al nostro…Pio!

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Paola Fabbri

Paola Fabbri, lettrice di testi poetici e introspettivi, ha frequentato corsi di teatro e formazioni Steineriana di colori. Nata nel 1951 a Pisa, ha pubblicato libri amatoriali di poesie e racconti. Con “La vita canta” è giunta terza al premioInternazionale Litterae Fiorentinaie. Dice di sé: non è facile dare vita alla mente razionale ma l’anima sa dove andare per cogliere i suoi versi in fiore che sbocciano dal suo sentire come petali di rosa.

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