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L’ospite sconosciuto

Mi trovavo vicino a Pinerolo, per un seminario nel quale vi era incluso una Conferenza di Medicina Cinese. Francamente questa mi interessava poco, era molto centrata per gli addetti ai lavori non certo per me che a malapena conoscevo il concetto di Ying e Yang che riflettono ogni aspetto della natura.

I relatori, persone importanti e conosciute riuscirono a creare un’atmosfera nel silenzio e nell’ascolto quasi ovattata ed io potei tranquillamente… distrarmi!

Guardavo dalla finestra aperta, una fitta vegetazione che incorniciava grandi alberi mentre nella sala, entrava un’aria frescolina. Sentivo in lontananza lo scorrere di un ruscello seguito dal canto di uccellini saltellanti, da un ramo all’altro mentre il profumo di pioggia sulla terra asciutta, inebriava i miei sensi.

Non fu un caso che, voltandomi alla mia sinistra, vidi un buffo ometto con un gran capello che sorridendomi, mi guardava.

Conoscevo quasi tutti, ma lui no. Certo che la mia curiosità si accese mentre il desiderio di parlargli si fece sentire; non sapevo chi fosse quell’ospite sconosciuto, ma ne sentivo una forte attrazione. Non feci in tempo a proferire parola che questi con un salto mi fu accanto e sorridendomi mi disse: Sono un Elfo, lo spirito di ciò che stai ammirando, sono il simbolo delle forze dell’aria della terra del fuoco e dell’acqua e di tutti i fenomeni atmosferici che ami tanto, io ti terrò compagnia parlandoti un po’ di loro”.

Parlava, la Conferenza andava avanti ed io circondata da profumi suoni e voci, mi sembrò di assopirmi. Non capivo se ascoltavo le parole calme e chiare di questo elfo, o qualcosa che dal mio interno emergeva nella coscienza, ma poi poco mi importava di capire, ero incuriosita e piacevolmente attratta dal momento.

Sai il cosmo insieme agli elementi naturali è l’espressione di un tutto organizzato, ordinato originalmente da un caos primordiale nel quale il fuoco l’aria l’acqua e la terra ne sono alla base dell’organizzazione dell’universo. Ogni elemento non può esistere senza l’altro, avendo la capacità di mutarsi l’uno nell’altro

La mia fantasia mi portava a vedere questi elementi che interagivano l’uno con l’altro come una danza, in una melodia universale una corografia di masse stellari e pianeti che a loro si congiungevano. Sai che in base alle sue precise caratteristiche si suddividono in attivi e passivi?”

Chi mi spiegava, era questo buffo Elfo? Non so, ma non potevo far tacere questa voce, che insisteva nelle spiegazioni, mi piaceva troppo: Per esempio il fuoco e l’aria sono elementi attivi, agiscono su un soggetto per modificarlo, mentre l’acqua e la terra sono movimenti passivi perché indicano stasi.

L’acqua ha una valenza esoterica, è sorgente della vita, la matrice che sotto forma di liquido amniotico preserva e dà inizio alla vita. Rende feconda la terra e con l’acqua si ha l’iniziazione primordiale, la purificazione sotto forma rituale del battesimo. L’aria è lo spazio intangibile che avvolge l’intero universo, l’invisibile che respiriamo, energia vitale senza la quale non ci sarebbe vita, è il mondo sottile, intermedio che si colloca fra cielo e terra è il respiro cosmico. Il fuoco è un elemento dinamico in quanto genera trasformazione. La forza distruttrice di questo elemento può essere benefica in quanto legata alla sua funzione purificatrice. Ricordiamo che nel culto Romano le Sacerdotesse dovevano vegliare incessantemente sul fuoco affinché non si spengesse.

La terra è l’elemento di tutta la natura, nei suoi tre regni, minerale vegetale ed animale, considerata da molte tradizioni il più sacro e divino fra gli elementi.

La terra è al tempo stesso materna e nutriente, fertile creativa e rigogliosa essa racchiude in sé tutte le caratteristiche del grembo materno che accoglie la vita e nutre e, in senso pratico, ha la qualità della costanza e della forza.

Come in ogni cultura, l’uomo è sempre stato ritenuto un elemento facente parte di questo Universo. Una particella inserita in un contesto più ampio.Con l’avvento delle culture antropocentriche, la natura è stata depravata e ferita nella sua sacralità, l’uomo è diventato il dominatore di tutte le cose recando gravi conseguenze che si riflettono su stesso”.

Nella sala, rumore di sedie che si spostavano ed io che tornavo da non so dove ma sempre in mezzo a loro. Forse ho dormito, forse ho sognato … poi ho ricordato. E dov’è il mio Elfo?

Un caldo vento sfiorò il mio volto, gli alberi  muovevanodolcemente le loro chiome e la gioia mi fu amica nel dirmi che mi era stato concesso di ascoltare e percepire i movimenti di un Universo che tanto ha da svelarci, nel suo infinito essere.

Uno scroscio di battito di mani applaudiva ai relatori; anch’io applaudii ma non so a cosa e a chi, ma in serenità d’animo mi dissi che mi era stata data una bella e semplice lezione, non solo parole ma un’emozione che mi dava tanto calore.

 

Sentiero nel bosco
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Paola Fabbri

Paola Fabbri, lettrice di testi poetici e introspettivi, ha frequentato corsi di teatro e formazioni Steineriana di colori. Nata nel 1951 a Pisa, ha pubblicato libri amatoriali di poesie e racconti. Con “La vita canta” è giunta terza al premioInternazionale Litterae Fiorentinaie. Dice di sé: non è facile dare vita alla mente razionale ma l’anima sa dove andare per cogliere i suoi versi in fiore che sbocciano dal suo sentire come petali di rosa.

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