Piazza degli Strozzi
Della serie…In giro …per ⚜️Firenze…
Piazza degli Strozzi, detta comunemente Piazza Strozzi, è uno spazio urbano del centro storico di Firenze, collocato davanti a palazzo Strozzi. Si accede alla piazza da via degli Strozzi, via degli Anselmi, via Monalda e, teoricamente, dal vicolo degli Strozzi a lato del palazzo omonimo.
Il palazzo non è comunque l’unico possedimento degli Strozzi in questa area: vicinissimi sono l’antica torre degli Strozzi e il palazzo dello Strozzino.
La denominazione è attestata dalla fine del Quattrocento, ovvero dal momento in cui fu aperto da Filippo Strozzi il cantiere per la costruzione dell’imponente palazzo della famiglia Strozzi (1489), che ancora caratterizza lo spazio assieme ad altre proprietà del casato e la cui presenza giustifica sia il nome della piazza sia della vicina via degli Strozzi. Di tali proprietà documenta un preciso rilievo databile al 1495 circa degli edifici di contorno ricondotto a Giuliano da Sangallo e a Benedetto da Maiano.
La piazza esisteva anche prima del palazzo, come dimostrano le ricostruzioni basate sul catasto del 1427, ed era dovuta all’incrocio d’un cardo minore della città romana (via Teatina, via de’ Pescioni, via Monalda), col decumano massimo (via degli Strozzi) e minore (via degli Anselmi). A parte il foro, questo slargo fu probabilmente la più spaziosa piazza della città dentro la cerchia antica, molto prima della creazione delle piazze chiesastiche, e prese nel Medioevo il nome di “Corso” degli Strozzi, perché circondata dalle case di questa famiglia (dove più anticamemnte prevalevano i ghibellini Ughi) ed evidentemente vi si tenevano gare e giochi. Gare che essenzialmente consistevano in partite al pallone, come documentato da un dipinto seicentesco della collezione Giuntini.
All’antico nome di corso degli Strozzi, tra Settecento e Ottocento, si affiancò quello popolare di “piazza delle Cipolle“, dovuto al mercato di ortaggi che, come propaggine del Mercato Vecchio, qui si tenne almeno fino al 1761, quando fu spostato nella piazza Nuova di Santa Maria Novella, come ricordano due lapidi datate 1762 e presenti sul palazzo Strozzi e sull’edificio al numero 3 della piazza, con un bando dei Capitani di Parte che proibisce la vendita e il mercato “a tutti i cocomerai poponai fruttaioli ferravecchi rivenditori e barulli”.
Del carattere dello spazio nell’Ottocento documentano varie fotografie che mostrano il lato est occupato da una successione di edifici privi di elementi architettonici di interesse, sorti su antiche case appartenute ai Gondi, ai Trinciavelli, ai Sassetti e ai Vecchietti. Oltre, in aderenza al palazzo dello Strozzino, era la piccola chiesa di Santa Maria degli Ughi, tra le più antiche della città, di patronato della famiglia degli Ughi, soppressa nel 1785, trasformata in civile abitazione e quindi riscattata dagli Strozzi nel 1816 che, con il nome di Santa Maria del Buon Consiglio, ne fecero la loro cappella sepolcrale.
Sia le case sia la chiesa furono abbattute durante l’intervento di “risanamento” del centro cittadino (1885-1898) per consentire l’allargamento delle vie degli Anselmi e degli Strozzi.
Il tabernacolo a bugne di diamante che si trovava sulla cantonata prossima alla via degli Strozzi, dopo essere stato a lungo depositato presso il museo di “Firenze com’era”, fu recuperato e rimontato per interessamento del Comitato per l’Estetica Cittadina in via dell’Oriuolo nel 1953, e ancora qui si trova sul muro della biblioteca delle Oblate.
All’intervento tardo ottocentesco, con l’erezione del palazzo Mattei a occupare l’intero isolato antistante palazzo Strozzi, si deve quindi l’attuale configurazione della piazza, “la quale, a guardar bene, poteva essere divisa in due: il Corso o piazza delle Cipolle, più ampia, dinanzi al Palazzo Strozzi, e la piazza Santa Maria degli Ughi, più angusta, dinanzi al Palazzo dello Strozzino“.
Edifici principali:
Palazzo Mattei è un edificio del centro storico di Firenze, situato tra piazza degli Strozzi, via degli Strozzi, via de’ Sassetti, via degli Anselmi 4.
Palazzo dello Strozzino è un edificio storico del centro di Firenze, situato tra piazza Strozzi, via degli Anselmi, via de’ Sassetti e piazza de’ Davanzati.
Palazzo dell’Unione Militare è un edificio del centro storico di Firenze, situato in piazza degli Strozzi angolo via Monalda.
Palazzo Medici-Tornaquinci, o Cambi Del Nero, è un edificio civile del centro storico di Firenze, situato in via Tornabuoni, con un affaccio posteriore in piazza Strozzi e via Monalda.
Palazzo Adorni è un edificio del centro storico di Firenze, situato in piazza degli Strozzi.
Palazzo Strozzi è uno dei più noti palazzi rinascimentali italiani. Di mole imponente (furono distrutti ben 15 edifici per fargli posto), si trova fra le omonime via Strozzi e piazza Strozzi, e via Tornabuoni, con tre grandiosi portali identici, su altrettanti lati. Un lato non decorato si trova sul vicolo degli Strozzi, strada privata fra Tornabuoni e piazza Strozzi, con accesso chiuso da cancelli.
Lapidi:
Alle estremità della piazza, su palazzo Strozzi e sul retro di Palazzo Cambi del Nero in angolo con via Monalda esistono due lapidi in marmo identiche (la seconda purtroppo mortificata dai tubi delle grondaie), con una lunga iscrizione datata 1762 e relativa a un bando dei Capitani di Parte che proibive la vendita e il mercato sulla piazza degli Stozzi “a tutti i cocomerai poponai fruttaioli ferravecchi rivenditori e barulli“. L’importanza dell’iscrizione, già sottolineata da Francesco Bigazzi, è peraltro legata alla memoria dell’antica denominazione del luogo come piazza delle Cipolle.
Tabernacoli:
Alla cantonata con via degli Strozzi si trovava un tabernacolo, immortalato da alcune fotografie, con cornice di bugne a punta di diamante, e con dentro un’immagine della Madonna col Bambino su tavola, databile al XVII secolo, molto compromessa da ridipinture. Nel 1953 venne rimontato in via dell’Oriuolo, privato però ormai della cornice protettiva in metallo e della lampada.
All’angolo col vicolo degli Strozzi si trova un tabernacolo con un’immagine dell’Annunciazione dei Servi di Maria, dotato di lampada che anticamente doveva anche illuminare il vicolo di notte.