Il brano del giorno,Musica

Nuvole bianche

Portando i miei cani a passeggio nel parco, in questa giornata ventosa ho alzato gli occhi al cielo …. grandi nuvole bianche scorrono sopra la mia testa, il vento le fa passare via veloci! In questa vita tutto va veloce. Veloci passano i minuti, le ore, i giorni, i mesi e le stagioni, e difatti l’inverno è qui, alle porte.

Mi fermo e penso che oggi ho voglia di andare più piano, guardare il cielo terso e azzurro, le nuvole bianche che passeggiano lassù in alto, nel silenzio della natura, mi ascolto: nelle mie orecchie echeggia una melodia suonata solo con un pianoforte, colui che lo suona ha un grande tocco…. io lo considero da anni un capolavoro tra quei brani  di genere oggi meglio definiti come pianismo contemporaneo.

Il brano in questione si intitola appunto Nuvole Bianche, sono certa che molti lo conoscono. Tratto dal famoso album Una mattina, Nuvole bianche è uno dei brani di musica contemporanea più famosi e amati in assoluto, capace di collezionare su YouTube milioni e milioni di views. Protagonista è la musica suonata  da un pianoforte, una melodia che ci trasporta in un viaggio celeste, verso orizzonti che non possiamo non amare.

Il maestro è Ludovico Einaudi, uno dei più grandi artisti italiani di questo genere, conosciuto e ammirato su scala internazionale.

Nasce a Torino il 23 novembre 1955 e presto si diploma in composizione presso il conservatorio G. Verdi a Milano, specializzandosi poi sotto la guida di Luciano Berio. Compone per vari settori, dal cinema al teatro, ma solo nel 1996 si dedica allattività di solista. Esce infatti in quellanno Le Onde, ballate per pianoforte ispirate allomonimo romanzo di Virginia Woolf, che lo porterà al successo. Poi nel 2002 I Giorni ed Eden rock, per passare al 2004 con Una mattina e Divenire nel 2006.

Ludovico Einaudi: «La mia musica è un ologramma»

Il suo modo di fare musica è sinonimo di semplicità e di chiarezza melodica e il suo tocco, gia di per se’ trasmette emozioni. Nonostante si dica che la difficoltà di esecuzione dei suoi brani sia media (ma non troppo! …Ve lo garantisco io che pur in modo molto amatoriale suono comunque da anni il pianoforte), la poesia e la chiarezza dei suoi componimenti riescono sempre ad evocare un’atmosfera magica.

Non vi è nulla di complicato nelle sue opere, nulla di tremendamente arzigogolato. Nessuna tonalità assurda o passaggi armonici ricercati (come succede nella musica classica o nei magnifici Notturni di Chopin). Al contrari, invece, essi sono semplici e limpidi. Eppure in questa sua semplicità riesce a trasmettere un mare di emozioni infinite.

Einaudi esprime il suo modo di fare musica così «Cerco la semplicità come traguardo, la mia è una musica che parla dentro, un genere che scarseggia». Lui stesso in questo brano si lascia guidare dalla forza da lui generata e, come sospinto dal vento, improvvisa, scivolando sui tasti per raggiungere e poi assemblare la sua composizione.

Ed è sempre davvero un ascolto sublime quello che ci regala il maestro, fatto di atmosfere rarefatte, che oscillano tra lontani ricordi persi tra Nuvole bianche, nostalgie e impalpabili emozioni..

La maggior parte delle sue composizioni (parlo di quelle composte al pianoforte) ha infatti unimpronta minimalista. Schemi semplici e lineari, balllate con melodie lineari, ma allo stesso tempo profonde.

Ed è questo ciò che ammiro di Einaudi: la struttura che gira alla fine è sempre quella, essendo ballate riprende sempre passaggi già suonati, tuttavia riesce sempre a mettere le giuste ripetizioni senza appesantire troppo il brano, e a trovare la nota e laccordo giusto  per rendere tutto un po’ più magico.

Per chi lo conosce e già lo apprezza non avrò certo detto niente di nuovo…. ma se tra di voi c’è qualcuno che ancora non ha avuto mai il piacere di ascoltarlo, lo esorto a farlo al più presto… magari proprio oggi, adesso … sapete come fare: uscite e avviatevi verso un bel parco o comunque in mezzo al verde della natura e ai profumi della primavera. Collegate un paio di cuffie ai vostri Smartphones, indossatele e fate partire la musica …. mi raccomando … guardate in alto verso il cielo … nuvole bianche danzeranno per voi a braccetto con i vostri più belli e intimi pensieri !

Viva la musica.

 

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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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Marcella Spinozzi Tarducci

Bellissimo brano e commovente racconto…

Paola

Delicatissimo, quanto intenso

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