La mia vita in una compilation musicale
A volte il cuore mi porta lontano, ai giorni della passata giovinezza, quando , spensierata, condividevo con gli amici i miei primi turbamenti, i primi palpiti del cuore.
Mi divertiva sentirmi ammirata, corteggiata…. mi piaceva, ma timida com’ero, mi chiudevo nel mio mondo fatto di sogni e di speranze.
Erano i primi anni ‘60. Per il mio diploma, avevo ricevuto in regalo da mio padre, una radio con giradischi, simile ad un juke-box, dove si potevano mettere fino 12 dischi che scendevano autonomamente da soli. Ogni tanto avevo il permesso dai miei genitori, di invitare gli amici e si ballava.
Quella sera, un ragazzo mi ha preso per mano e abbiamo ballato sulle note di una canzone di Sergio Endrico, “Io che amo solo te”.
Erano così dolci le parole di quella canzone e dolcissimo era lo sguardo verde-azzurro di quegli occhi che insistentemente si posavano sui miei, facendomi tremare d’emozione.
La mia mano nella sua, i miei occhi nei suoi occhi… La magia di quel momento non potrò dimenticare.
Ho desiderato che mi stringesse al suo petto e lui, come se leggesse il mio pensiero, mi ha avvolta fra le sue braccia.
Abbiamo ballato insieme tutta la serata. E’ nato così il nostro amore.
Quella canzone è stata il leitmotiv della nostra vita insieme, durata oltre 50 anni.
Poi, la vita ci ha separato, ma quel ricordo è rimasto indelebile nel mio cuore e ancora adesso, non posso trattenere le lacrime, ogni qual volta la risento.