La mia vita in una compilation musicale (Una vita da Hit Parade)
Mi guardo allo specchio e di colpo mi vedo invecchiata. Riesco a contare le rughe sul viso, vedo i capelli bianchi sempre più numerosi, senza contare i dolori a tutte le ossa ma quelli per fortuna non si vedono, li sento e basta. Alla radio sta passando la canzone di Vasco Rossi EH GIA’IO SONO ANCORA QUA e mai come ora mi sembra così adeguata al momento. In realtà molte delle sue canzoni hanno accompagnato momenti importanti della mia vita, così come la musica in generale. Ho sempre adorato cantare e ballare fin da bambina, ballare però, era ciò che mi veniva meglio. A otto anni scoprii che mi piaceva il gruppo di Boney M. Mia cugina Lia di dieci anni più grande di me aveva tutti i suoi dischi per cui quando andavo a trovare gli zii a Torino mi accendeva lo stereo a tutto volume e davo il meglio di me al ritmo di RIVERS OF BABILON o DADDY COOL.
Ancora adesso riascoltando questi brani mi torna in mente mia cugina e le risate che facevo fare ai miei zii e ai miei nonni quando mi vedevano ballare. Vista questa mia inclinazione alla danza, cosa pensarono i miei genitori? Farmi fare una scuola di ballo? Sbagliato! Mio padre decise che dovevo frequentare delle lezioni di pianoforte perché a lui piaceva così. Questa decisione non mi pesò poi molto perché Anna, la mia compagna di scuola, frequentava anche lei le stesse lezioni per cui ci trovavamo spesso a suonare insieme e avevo un’ottima scusa per uscire di casa. Anna Adorava Bruce Spingsteen mentre io ascoltavo John Denver. Lo avevo scoperto perché in quegli anni, una nota ditta di materassi, utilizzava la sua canzone RHIMES AND REASON per la sua pubblicità in tv. A entrambe piaceva Scialpi, un cantante molto in voga in quel periodo. Scoprimmo che avrebbe fatto un concerto dalle nostre parti e architettammo un piano. Dato che a quattordici anni avevo più o meno la stessa libertà di un criceto sulla ruota, dovevo inventarmi qualcosa per poter andare all’evento. Bastò dire ai miei che quella sera avrei dormito da Anna e con la complicità suo papà, che ci portò in discoteca riuscimmo nell’impresa. L’immagine di noi che cantavamo insieme CIGARETTES AND COFFE rimarrà per sempre nella mia mente.
Come tutte le ragazzine di fine anni 80, anch’io ero una fan dei Duran Duran e invece di sognare di sposare Simon Le bon io sognavo John Taylor, il loro bassista. Avevo la cameretta tappezzata delle sue foto. La mia prima cotta, ovviamente non corrisposta, fu per un ragazzo che sembrava il suo clone e solo io so quante lacrime ho versato ascoltando WILD BOYS e SAVE a PRAYER. Del mio primo amore ricordo che lo inseguii per diverso tempo, (nel vero senso della parola) con il mio CIAO color antracite. Avevo anche memorizzato il numero di targa della sua auto. Quando finalmente si accorse di me mi chiese di uscire. Trascorremmo una serata romantica e al chiaro di luna mi baciò mentre Vasco cantava DILLO ALLA LUNA. Purtroppo la storia durò solo qualche mese poi il buon Alfred decise di lasciarmi Fu prima dei mondiali del 90 quando la Nannini e Bennato cantavano NOTTI MAGICHE. Fu prima dell’esame del mio diploma quando consumai la cassetta di Venditti con NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI. Sono passati 34 anni. Io e Alfred ci siamo rimessi assieme dopo due divorzi e tante vicissitudini. IO E TE di Vasco Rossi ha coronato questo ritorno. Di acqua sotto i ponti e di musica alla radio ne è passata parecchia però senza fare retorica e come canterebbe Renato Zero, quelli sono stati veramente I MIGLIORI ANNI della nostra vita.
Commovente e ci rappresenta un po’ tutti