Le vostre storie,Poesia

Potessero le mie mani accarezzarti

Potessero le mie mani accarezzarti

E sfogliare il libro della tua vita.

   

Potessero le mie mani in un abbraccio

sollevarti da tutte le pene e angosce

dei tuoi vissuti.

Luna con oggetti intorno

 

Ti ascolterei e comprenderei tutto ciò

che la nebbia ha avvolto di te.

 

 Amarti, quanto è stato difficile!

 Che grandi emozioni! 

   

L’anima ti fa risorgere da un passato che

 sembra lontano, ma ora è qui.

 

Ti eri arresa, forse posso intuire qualcosa Oggi!

In tutto c’era il tuo rifiuto,

Quanta solitudine ha scavato dentro.

 

Lei, ha scelto di andarsene.

                                                                            

Gli indifesi stanno fra le braccia

di un universo senza confini,

quando in terra uragano di

pregiudizi e cuori chiusi

demandano ad una morte, priva di compassione.

 

Si, quanta solitudine ha scavato nel mio essere,

per lei ho lottato, come per te.

 

Sfiorata dal vento, baciata dal sole

ricordo parole di ogni respiro, mentre

dal cuore sale la parola” Perdona”

Aiutami mamma in questo sentimento.

 

Per me, per te per lei e forse vedrò

I vostri occhi nell’infinito perdersi

 brillando d’amore.

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Paola Fabbri

Paola Fabbri, lettrice di testi poetici e introspettivi, ha frequentato corsi di teatro e formazioni Steineriana di colori. Nata nel 1951 a Pisa, ha pubblicato libri amatoriali di poesie e racconti. Con “La vita canta” è giunta terza al premioInternazionale Litterae Fiorentinaie. Dice di sé: non è facile dare vita alla mente razionale ma l’anima sa dove andare per cogliere i suoi versi in fiore che sbocciano dal suo sentire come petali di rosa.

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