Le vostre storie,Racconti

Il ritiro di un premio- Parte II

Credo molto  a queste presenze dei nostri cari  e non solo. Infondo, sono incontri d’amore.

Apro una parentesi e posso dire che i nostri cari ci sono vicini portatori di amore che non si fanno sentire se non siamo pronti, e per esserlo non c’è nessuna scuola, ognuno di noi ha le sue tempistiche, o possibilità, ma niente impedisce loro di esserci vicino.

Non mi posso addentrare in questi argomenti, non sono all’altezza ma se vi siete incuriositi o semplicemente desiderosi di saperne di più, cercate su Internet “ il cerchio 77 di Firenze”.

Torniamo a noi.
Si avvicina l’ora dell’ingresso, la porta viene aperta e si viene invitati prima di salire in Sala, a vedere la Mostra di tutte le opere visive che vi avevano partecipato, ne avrei fatto volentieri a meno. Non conosco l’arte contemporanea non la
comprendo ed è lontana dai miei gusti. Ma ciò che mi allettava come pure a Barbara mia figlia, dopo essere state più di un’ora fuori al ghiaccio, era quello di andare al punto ristoro, ovviamente non eravamo solo noi, la fame è contagiosa.

Nooo, non ci potevo credere…. manco una mangiatoia era!
Un tavolo una macchinetta per il caffè a cialde e un pacchetto ben confezionato e infiocchettato con 3 caramelle e due cioccolatini…Porca Miseria!

Mi viene chiesto se volevo almeno un caffè, ma la Signora che doveva presidiare il fornitissimo punto ristoro, era in ritardo…cioè, non c’era! Via via che stupide …  rimaniamo lì, il flusso delle persone si avvicinava, tutti  ignari che non ci fosse  niente da mangiare, e intanto la fila spingeva!

Qualcuno dell’organizzazione decide di immedesimarsi nella barista ma, dopo qualche minuto, ci comunica che lei non sapeva fare il caffè con le cialde…. difatti mi presenta un bicchierino di carta pieno d’acqua marrone e mi dice, “non lo so fare”!

Barbara prende la situazione in mano e, passo passo,  le spiega come fare. Ecco il caffe! Mi è sembrato buonissimo!!!

Il sacchetto delle caramelle lo prendo e lo metto in tasca…

Finalmente si sale, finalmente ci siamo. Una stanza calda, ariosa, e un video che mostra il Monte Forato in un giorno
pieno di sole. Altro contributo dell’organizzazione di un dolcissimo video che annunzia la vita di noi esseri umani…

Sento che mi piace, che ci piace, poi le parole delle autorità del luogo e finalmente possiamo vedere l’organizzatrice.
Quando si dice che nelle piccole botti, c’è il vino buono è una verità incontestabile. Lei, piccola donna con un’energia meravigliosa e una propensione a mettere in luce l’umano, in questo caso, in noi, mi ha conquistata.
Ha chiesto subito di stringere la mano a chi stava e sulla nostra destra, e sulla nostra sinistra. In sala un mormorio vivo, si estendeva quando un’altra richiesta ci ha sorpreso tutti: lei, la nostra “Anima” ci ha detto che sarebbe partita una
musica e ci invitava a ballare come volevamo. Pochi minuti e si è scatenato il mondo! Divertitissima, anche io ho aderito senza muovere ciglio (ma quando mai mi ricapiterà di partecipare ad una premiazione, e ballare!?)

Peccato che però  il nostro turno stesse già finendo, doveva entrare il successivo il quale,  come noi, ripercorreva la stessa via, prima di salire su!

La centralità di questo premio è stato il rapporto con la nostra umanità: “siete tutti meritevoli voi che siete qui, di questo prestigioso premio ma desidero che nessuno possa sentirsi migliore di un altro”.

Queste le parole della nostra “Anima “nella figura dell’organizzatore,  che per mano e per il  ballo
ci ha fatto conoscere. E il premio? Abbiamo ricevuto la nostra pergamena ed è stato il momento più veloce di tutta l’iniziativa…

Grazie!

Screenshot
Author Image
Paola Fabbri

Paola Fabbri, lettrice di testi poetici e introspettivi, ha frequentato corsi di teatro e formazioni Steineriana di colori. Nata nel 1951 a Pisa, ha pubblicato libri amatoriali di poesie e racconti. Con “La vita canta” è giunta terza al premioInternazionale Litterae Fiorentinaie. Dice di sé: non è facile dare vita alla mente razionale ma l’anima sa dove andare per cogliere i suoi versi in fiore che sbocciano dal suo sentire come petali di rosa.

0 0 votes
Voto all'articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Wordpress Social Share Plugin powered by Ultimatelysocial
WhatsApp