Il brano del giorno,Musica

I will always love you

Witney, una grande star che merita, una donna che oggi avrebbe avuto poco più della mia età … ed invece oggi il mondo a malapena si ricorda di lei.

Qualche video in più nelle tv tematiche, qualche speaker, magari giovanissimo, che leggerà qualcuno dei suoi records su Wikipedia, a supporto del passaggio di una delle sue tante hits e poco più.

Ma noi, invece, abbiamo a cuore ricordarla, perché stiamo parlando di una delle più grandi popstar di tutti i tempi: Whitney Houston nasceva il  9 agosto del 1963, a Newark, nel New Jersey.

Secondo il Guinness World Records, Whitney è stata la cantante femminile più premiata che, durante la sua carriera iniziata nel 1985, ha venduto più di 200 milioni di dischi. Negli anni, la Houston ha saputo spaziare tra grandi ballads, pop e musica soul contemporanea, sempre con grande maestria e con straordinari risultati di vendite.                

Whitney Houston (Newark, 9 agosto 1963- Beverly Hills, 11 febbraio 2012)

È stata la prima artista in assoluto ad avere sette singoli consecutivi al primo posto in classifica e la sua celebre versione di I Will Always Love You, del 1992 rimane ancora il singolo più venduto di sempre per un’artista femminile.

Come molti artisti soul, la Houston, prima di dedicarsi al genere pop, iniziò con la musica gospel, sviluppando uno stile vocale virtuoso e inconfondibile, che è stato più volte imitato e che ancora adesso possiamo sentire nelle cantanti moderne. D’altronde le sue stesse origini facevano intravedere un grande futuro: la mamma era la cantante R & B – gospel  Cissy Houston, mentre la cugina era niente meno che Dionne Warwick, a tutti celebre, non fosse altro che per la canzone I Say A Little Prayer.

La sua carriera è terminata purtroppo troppo presto, con una tragica morte la notte dell’ 11 febbraio 2012, avvenuta nella sua casa di Beverly Hills. La versione ufficiale, da tutti accolta, è stata per annegamento nella vasca da bagno, ma la  causa sembra essere stata una malattia al cuore, unita probabilmente alla dipendenza  che l’artista aveva da tempo dalla cocaina. In seguito alla sua scomparsa, sette dei suoi singoli più celebri (tra cui I Wanna Dance With Somebody, Greatest Love of All e I’m Every Woman), rientrarono in classifica prepotentemente.

Personalmente, è un’artista  che ho molto amato: difficile trovare una cantante che abbia emozionato allo stesso modo, una che sapeva usare la propria voce come se fosse uno strumento musicale, in grado di tenere altissimo il pathos di chiunque l’ascoltasse.

In un mondo ’80, colorato e leggero, lei  vinceva con brani che sono rimasti pietre miliari del soul, dell’ R’ n’ B e del pop come Greatest love of all oppure All at once o Saving all my love for you.

Whitney Houston insieme alla cugina Dionne Warwich

Certamente,  viene da domandarsi se anche l’ultima Whitney, quella che ormai non riusciva nemmeno a cantare due ottave più basse, avrebbe potuto stupirci ancora; viene da chiedersi se, quella vita che aveva scelto di vivere con tutti i suoi demoni, avrebbe mai potuto donare nuovo giubilo per le orecchie del suo vasto pubblico.

Alla fine, quei demoni sono riusciti a strapparla a tutto ciò che di bello era in grado di dare: ed è allora che occorre ascoltare il suo ultimo lavoro, I look to You, datato 2009, per rendersi conto che, pure debilitata, Whitney era sempre una delle migliori!

Forse, possiamo riconoscere che la sua voce si era ispessita; ma in compenso, aveva raccolto un vissuto che le forniva una trama scura, l’ultima trama della sua vita, quella malata e tristemente dipendente.

La cantante insieme all’attore Kevin Costner, suo partner nel film “The body guard”.

Bisogna ammetterlo: la tentazione che avremmo sarebbe quella di scrivere, qui di seguito, tutti i suoi records: se non per tutti, perlomeno per i più giovani che forse leggeranno questo articolo e di lei ignorano quasi ogni suo successo…

Ma ripensandoci: per quello gli lasciamo Wikipedia e lo speaker impreparato!

Noi che l’abbiamo conosciuta ed apprezzata, ci uniamo semplicemente in un: Buon Viaggio Whitney, ovunque adesso tu sia!

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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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Massimiliano

Un ico

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