Andavamo al caffè sotto l’Arco del Poggi
I Caffé letterari ed il loro fascino
Diceva Montesquieu nelle sue Lettere Persiane che «…Il Caffè è l’unico luogo dove il discorso crea la realtà, dove nascono piani giganteschi, sogni utopistici e congiure anarchiche senza che si debba lasciare la propria sedia», come se il caffé inteso come spazio fisico di ritrovo e insieme anche di bevanda (atto del bere il caffè), avesse una sorta di potere creativo catartico. Non è quindi un caso se molti artisti e pensatori hanno avuto “il loro Caffè” e se molti Caffè sono divenuti negli anni luoghi perfetti per trovare ispirazione, vere e proprie culle di opere d’arte o di ampie discussioni fra intellettuali.
Molti sono i caffè d’Italia famosi, ma noi ci limiteremo a ricordare quelli che sono fioriti soltanto nella nostra amata città gigliata.
Cominciamo infatti con oggi una nuova rassegna atta a ricordare a noi tutti quanto la storia fiorentina sia passata anche dalle memorabili sale dei cosiddetti Caffè Letterari. Una storia lunga un secolo che, per nostra fortuna, continua ( perlomeno in parte!) ancora oggi.
Dovete sapere che Firenze tra l’Ottocento e il Novecento, non era nuova ai ritrovi in centro città; già dal Settecento la nostra città poteva vantare diversi luoghi d’incontro dove consumare dolci o bevande, scambiando chiacchiere e battute argute come solo i toscani sanno fare, ma anche opinioni e considerazioni, in un’atmosfera sospesa tra le delizie del palato e la gradevolezza dell’ambiente.
Piacevolezze di un tempo e non solo: antiche osterie ormai scomparse di cui però, resta precisa traccia nei toponimi cittadini, che testimoniano come da sempre Firenze abbia prediletto quei luoghi di ritrovo in cui illustri intellettuali come Lorenzo il Magnifico, solevano ritrovarsi bevendo del buon vino, gustando prelibati manicaretti e discorrendo del più e del meno.
E se dei locali settecenteschi di molti non ci rimane poco più che il nome, possiamo invece fortunatamente ancora sedere in Piazza della Repubblica, al tempo dedicata al re Vittorio Emanuele, ai tavolini del Caffè Gilli o di Paszkowski, (sperando che presto siano rinnovati anche i locali delle mitiche Giubbe Rosse!), oppure possiamo gustarci ancora una strepitosa cioccolata in tazza da Rivoire, ammirando lo splendore unico al mondo che ci concede Piazza della Signoria.
Anche se noi ci limiteremo a raccontare della nostra città bisogna, per onor di cronaca, ammettere che questo fenomeno non può essere considerato solo fiorentino ma va esteso alla Toscana intera, con Firenze a rappresentarla tutta nella storia particolare dei Caffè.
Caffè, birrerie, cioccolaterie e chi più ne ha più ne metta, da sempre menzionati come i luoghi più rinomati del gusto italiano, sono stati apprezzati anche in quanto ambienti in cui sono state scritte pagine di storia letteraria e artistica, cuori pulsanti di famosi movimenti letterari e artistici, terre di scambio, nello scontro e nel confronto culturale degli ultimi secoli.
Nel corso di questi appuntamenti ricostruiremo insieme la storia, le curiosità e le immagini di questi luoghi, proprio come in un viaggio con la macchina del tempo….
Salite a bordo, cari amici: e grazie a “ Raccontami Una Soria” partiremo insieme per una nuova avventura!
A rivederci domani per il primo appuntamento!