Televisione

Star Trek

Star Treck serie originale, 1966
Star Trek serie originale, 1966

Non so per voi, ma per me gli Anni 70 – 80 sono stati indimenticabili. Non soltanto perché ero giovanissima e avevo tutta la vita davanti, ma perché, come sostengono in molti, quelli sono stati gli anni magici della televisione.

Anni in cui vennero trasmesse stagioni irripetibili, centinaia di puntate che hanno accompagnato la nostra infanzia, facendoci divertire e sognare, mostrandoci spesso situazioni estranee alla nostra quotidianità e restando per sempre impresse nei nostri ricordi. Le più fortunate sono state replicate su diversi canali tv, altre sono sparite dopo il loro debutto.

All’epoca chiamate telefilm o sitcom, erano molto lontane dalle odierne serie tv che popolano la nostra televisione. Le serie moderne trattano argomenti che spaziano dal fantasy alla scienza, dalla rappresentazione della società odierna al racconto di crimini, dalla cronaca giudiziaria, alla lotta alla mafia, o al degrado di qualche quartiere o zona d’Italia:  insomma, potremmo quasi dire che adesso  tutto quanto entra sotto forma di serie tv nelle nostre case!

Ma le serie tv degli Anni 70-80, quelle invece, raccontavano storie o, al massimo, si ispiravano ai primi temi di fantascienza: così  ci facevano sognare un futuro in cui l’uomo, grazie a varie scoperte, avrebbe poi vissuto una vita diversa.

C’erano serie che avevano per protagonisti personaggi fantastici  a anche altre in cui si descriveva la vita a cavallo di fine 800 o inizi 900 ma di queste parleremo in una prossima occasione in quanto io ritengo che la fantascienza fosse ciò che maggiormente ci faceva sognare.

Ecco perché ho deciso di cominciare proprio da qui, da Star Trek.

Antesignana del genere, è stata la Serie TV  che per prima ha fatto conoscere i viaggi interspaziali, «per arrivare li dove nessun uomo era mai giunto prima»!

Realizzata negli studi 30 e 31 della Paramount Studios, raccontava le avventure dell’equipaggio della U.S.S. Enterprise, e i suoi viaggi alla scoperta dell’ignoto, attraverso l’incontro con forme aliene, spesso irreali, ma che per l’epoca sicuramente risultavano fuori dagli schemi immaginabili.

Star Track 2021.04,04-03

Star Trek non ha solo scritto la storia di piccolo e grande schermo: ha scritto anche la nostra storia, dato impulso alla ricerca scientifica, inciso parole e personaggi nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo.

Nel settembre del 1966, vale a dire oltre mezzo secolo fa, Star Trek – quella che oggi conosciamo come la serie classica – debuttò sul piccolo schermo, e cambiò la storia della TV, del cinema, della fantascienza e della cultura popolare. Vi sembra poco?

Un traguardo invidiabile, considerando che a più di 55 anni dalla sua nascita, Star Trek rappresenta ancora oggi una delle licenze di fantascienza più amate e seguite di sempre, nonché una delle più prolifiche.

Nato dall’immaginazione del grande Gene Roddenberry, l’universo Trek debuttò nel 1966 con la serie classica, per poi ampliarsi ed espandersi nel corso dei decenni con altre serie TV e una lunga processione di film. Si, perché Star Trek ha scritto la storia del piccolo schermo ma, che ci crediate o no, anche quella della scienza, offrendo nuovi input alla ricerca e ispirando gli scienziati di tutto il mondo a promuovere nuove invenzioni, come quella del telefono cellulare che nella serie classica ci  era stato  mostrato nella sua versione più rozza, quella del comunicatore!

Entrata di diritto in quella parte di cultura popolare che non conosce barriere di tempo o lingua, Star Trek ha poi dato vita a una comunità di appassionati del genere, attivo e fedele nel corso degli anni, che ha fatto degli ideali della serie l’aspirazione a vivere un mondo migliore, basato su una collaborazione fra tutti gli esseri umani, favorendo l’esplorazione dello spazio alla ricerca di nuovi mondi senza più guerre, senza più  dover fare uso di denaro, perché rimpiazzato da un più antico metodo di scambio, il baratto: un mondo in cui malattie o carestie sono state debellate poiché i replicatori forniscono tutto il necessario e la scienza medica ha fatto grandi progressi. Ve lo immaginate un mondo così?

Il 22 novembre del 1968 Star Treck mostrò al suo pubblico addirittura il primo bacio inter-razziale della storia della TV, quello che venne scambiato fra il Capitano Kirk e il Tenente Uhura (giustificato con la costrizione aliena, per evitare di incorrere nella censura che già aveva annunciato di voler cancellare quella scena).

Arrivata in Italia con moltissimo ritardo, soltanto il 1° maggio del 1979, sulla rete allora nota come Tele Montecarlo, la serie classica, nel rivederla oggi, potrebbe farci un po’ sorridere, vuoi  per i suoi effetti speciali, vuoi per i suoi tempi,  dilatati fino all’esasperazione: ma, dobbiamo anche ricordare come all’epoca essa pose le basi per il cambiamento dei ritmi del montaggio e della narrazione, rivoluzionando il linguaggio televisivo.

Star Treck - The New Generation
Star Trek – The New Generation

A Gene Roddenberry, al suo sogno su un futuro in cui l’unico nemico viene dallo spazio e l’umanità ha superato ogni conflitto e diversità, dobbiamo la nascita di una storia potenzialmente infinita, come dimostrato dalle molte declinazioni, ma anche ricca di fascino e di insegnamenti. Dalla Prima Direttiva, che impedisce di interferire con lo sviluppo di altre culture, al rispetto della gerarchia della Flotta Stellare e alla creazione della Federazione dei Pianeti Uniti, Star Trek ha spalancato le porte sul sogno di un futuro ricco di opportunità per tutti, indipendentemente dalla loro provenienza.

Dopo la serie classica, nel corso degli anni furono realizzati anche 7  spin off (termine coniato in  gergo cinematografico per indicare quelle serie televisive in cui il nuovo protagonista appariva in precedenza come un personaggio secondario) e ben 13 film.

Tutti da vedere e rivedere, soprattutto se – come me – si hanno diversi episodi preferiti fra le varie serie, capaci di rievocare un’atmosfera speciale e di farci rivivere emozioni legate alla nostra storia di fan!

 

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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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