Televisione

Charlie’s Angels

CHARLIE’S ANGELS. 2021.04.21-01

«Buongiorno angeli! », «Buongiorno Charlie! »

Con queste battute iniziava ogni puntata della serie tv cult Charlie’s Angels, andata in onda negli Stati Uniti dal 1976 al 1981.

 Se siete dei veri nostalgici delle serie tv che andavano in onda a quel tempo, non potete certo averla dimenticata!

Nel 1975 Ivan Goff e Ben Roberts, che venivano dal successo televisivo de Gli inafferrabili, proposero alla ABC l’idea per una serie poliziesca in cui tre bellissime ragazze appena uscite dall’Accademia di Polizia fossero ingaggiate come agenti speciali per combattere il crimine. L’allora produttore esecutivo Barry Diller, però, ritenne questo progetto semplicemente ridicolo: non pensava che il pubblico potesse credere (e quindi decretare il successo) in tre donne che facevano cose da uomini. Fortunatamente, bastò una manciata di mesi e il rinnovo del personale della ABC, affinché che il progetto potesse diventare realtà e già nel 1976, preceduto da un pilota sottoforma di tv-movie, vedeva la luce Charlie’s Angels.

In breve tempo, quella prodotta da Aaron Spelling e Leonard Goldberg diventò una delle serie tv più trendy e di successo di quegli anni, capace di sopravvivere per cinque stagioni, creare una marea di imitazioni e diventare un cult che ancora oggi conta proseliti in tutto il mondo. Charlie’s Angels, inoltre, ha dato vita a una serie reboot (sebbene poco fortunate) nel 2011, a ben due film per il cinema nel 2000 e 2003 di grande successo e, recentemente, ad un ulteriore reboot per il grande schermo, arrivato nel 2019, con Kristen Stewart, Ella Balinska e Naomi Scott.

The alley cats fu il primo titolo scelto per la serie e le ragazze si chiamavano Allison, Lee e Catherine, ma Kate Jackson suggerì ai produttori di chiamarle “angeli” e non “gatti”. Per giunta, propose di non svelare mai al pubblico l’identità di Charlie. E, a quanto pare, le sue idee intuitive si rivelaronoCHARLIE’S ANGELS. 2021.04.21-03

La mitica serie mescolava action, humour, bellezza ed emancipazione femminile. Protagoniste indiscusse, infatti, erano tre meravigliose e scattanti ragazze agli ordini di un misterioso investigatore privato di nome Charlie Townsend, conosciuto soltanto telefonicamente, che dovevano risolvere casi di omicidi, scomparse e rapimenti. Per aiutarle in caso di necessità, non mancava però il sostegno del mitico John Bosley,  fedelissimo aiutante del boss.

Grinta, intelligenza, furbizia e agilità erano gli ingredienti segreti delle loro performance insieme a mille combattimenti concitati. Di fatto, gli Angeli erano donne affascinanti e pericolose, che supportate dal mitico Bosley, si davano un gran da fare pur di non deludere il loro Charlie.

Il trio originale fu formato da Jill Munroe (Farrah Fawcett), Sabrina Duncan (Kate Jackson) e Kelly Garrett (Jaclyn Smith).

In seguito, la Fawcett lasciò il ruolo a Cheryl Ladd e Sabrina venne rimpiazzata da Tiffany Welles (Shelley Hack), quindi poi da Julie Rogers (Tanya Roberts).

Charlie’s Angels ha sempre viaggiato su un doppio binario che ha creato un alone di ambiguità sulla funzione femminista del prodotto. L’idea nasceva in un periodo il cui il femminismo era un argomento all’ordine del giorno quindi ha senz’altro cavalcato l’onda dell’attualità e, nonostante fosse stata partorita da menti maschili (…e non poteva essere altrimenti all’epoca), riusciva con abilità a scrollarsi di dosso tutti i facili sottotesti sessuali che avrebbe potuto generare per accogliere maggiore successo.

Quindi esso fu davvero un prodotto che mostrò la donna emancipata, non più oggetto ma soggetto capace di essere alla pari dei colleghi maschi, un po’ come accadde anche nel cinema blaxploitation con le eroine interpretate da Pam Grier e Tamara Dobson. E tutto questo, nonostante il fatto che, a capo dell’organizzazione, ci fosse ad ogni modo un uomo – il misterioso Charlie-  e come intermediario operasse un altro uomo, il simpatico Bosley.

Charlie’s Angels si guadagnò uno stuolo di fan uomini incredibile e le protagoniste divennero vere e proprie  icone sexy (nonostante la serie non puntasse mai esplicitamente su quell’aspetto), contribuendo a costruire quell’immaginario popolare fondato sulla donna d’azione che ha alimentato fino ad oggi generi d’intrattenimento maggiormente indirizzati a un pubblico maschile. Un bel paradosso. Non lo ritenete anche voi?

Ma torniamo alla serie: cinque sole stagioni per un telefilm, sono un’inezia se pensiamo alla durate di alcune serie odierne. Ma nonostante la cancellazione, giunta come un fulmine a ciel sereno nei primissimi anni Ottanta, le avventure investigative degli Angeli ingaggiati dal misterioso Charlie hanno segnato un’epoca.

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La prima stagione di Charlie’s Angels causò addirittura una sorta di isterismo nei fans e una copertura sui media mai vista prima in quegli anni. Il grande successo di pubblico del telefilm fu confermato dalla copertina di Time, in cui venne analizzato l’impatto che la serie stava avendo sulla cultura popolare. Inoltre, un censimento americano dell’epoca mise in evidenza come il nome Charlie fosse più diffuso che negli anni precedenti la messa in onda del telefilm.

Insomma, con la sua messa in scena patinata, Charlie’s Angels ottenne consensi in tutto il mondo. L’intreccio poliziesco mostrato soprattutto mettendo in evidenza, le imprese spettacolari dei tre Angeli e la narrazione di genere giallo rafforzata dal meccanismo della suspense fecero impazzire il mondo!

A livello di struttura, il classico dépistage poliziesco, finiva per mescolarsi all’avventura, all’emozione e al perenne gioco (estremamente funzionante!) “esca-trappola” ed il finale di ogni episodio  era caratterizzato da gag giocose e da una sequenza in freeze che immobilizzava il tempo e preparava gli Angeli alle missioni successive. Non è cambiato poi molto da allora nello strutturare una serie televisiva che abbia al centro la lotto contro la criminalità e che però voglia risultare anche divertente e coinvolgente!

In conclusione, se avete ancora il desiderio di immergervi nei gloriosi anni Ottanta e nelle fantastiche peripezie evergreen delle Charlie’s Angels, fate un bel tuffo nel passato regalandovi le serie complete in dvd. Non ve ne pentirete!

Questo il link per ascoltarne l’ indimenticabile sigla:

Sigla Charlie’s Angels

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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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