Tre nipoti e un maggiordomo
La maggior parte delle serie televisive prodotte negli anni 70/80 ebbero un forte impatto sulla programmazione televisiva del momento, in America come nel vecchio continente. Sicuramente tale fenomeno ebbe motivo di essere tale per più di una ragione: le storie raccontate possedevano nei loro palinsesti una certa forza narrativa, senza però perdere mai in freschezza e soprattutto esse si sapevano proporre al pubblico con un umorismo che non era mai troppo scontato.
Uno tra i tanti telefilm appartenente alla prima metà degli anni 60 che, a mio vedere, rispondeva ai requisiti sopracitati e che, nonostante il suo forte retrogusto vintage non ha mai perso di freschezza è stato Tre nipoti e un maggiordomo. Ve lo ricordate?
Chi non ha amato i tre fratelli di Family Affair (titolo originale), alzi la mano!
La sitcom del 1966 venne trasmessa per la prima volta in Italia sul primo canale Rai nel lontano 1976. Ancora ricordo ogni nota della mitica sigletta di apertura e di chiusura. Ebbene si, lo ammetto: quella serie ha accompagnato la mia infanzia!
Come non ricordare le avventure di quella simpatica famiglia, tanto stranamente assortita?
Il povero William “Bill” Davis (interpretato dall’ attore Brian Keith) è un ingegnere civile strapagato, molto impegnato nel suo lavoro che lo porta a sviluppare con successo grandi progetti in tutto il mondo. E’ un uomo ricco e pure uno scapolone convinto.
Vive in un elegante e grande appartamento in Park Avenue, a Manhattan, e ha in casa un maggiordomo di nome French (Sebastian Cabot), raffinato e gentile, il quale lo aiuta nelle faccende e nell’organizzazione della casa.
Ma improvvisamente, Davis si ritroverà ad assistere, testimone impotente dello stravolgimento totale della sua vita, all’arrivo di ben tre nipoti. I ragazzi che sono i figli di suo fratello, sono purtroppo rimasti completamente soli dopo che i genitori sono deceduti in un incidente stradale.
L’uomo, di buoncuore e grande senso di responsabilità, dovrà cambiare abitudini, cercare di comprendere l’adolescente Cissy alle prese con i problemini della sua età ma soprattutto i gemelli Buffy e Jody, veri terremoti come tutti i bambini alla loro età. Il Signor French, dal canto suo, si ritroverà a fare da tata ai ragazzini anche se inizialmente sarà piuttosto mortificato dalla situazione e dalla nuova mansione.
Zio Bill (questo il suo nuovo nome e il suo nuovo ruolo), non ne è certo entusiasta, soprattutto in un primo momento, ma poi saranno i bambini stessi che decideranno di andare a vivere da lui. Prima arriva Buffy, in seguito Jody e, infine, Cissy, la più grande. Il maggiordomo, dalla figura imponente, classico gentiluomo inglese vestito in completo scuro e bombetta, si affezionerà ai piccoli coinvolgendo anche Zio Bill. Il gruppo, assai insolito, diventerà invece una vera famiglia … sia pur accidentalmente!
La serie, che ebbe uno straordinario successo, si compose di 5 stagioni per un totale di 138 episodi nei quali spiccava la comicità e l’ironia british del grandioso Sebastian Cabot e le espressioni tenere e buffe dei due gemellini lentigginosi sempre impegnati a ingarbugliare la vita dei due adulti che dovevano crescerli.
Co-protagonista, altrettanto indimenticabile per noi bambini era la bambola di Buffy, Miss Bisley, che entrava in gioco ogni volta che i piccoli dovevano giustificare qualche marachella. Da bambina impazzivo per loro. Una favola godibilissima.
Scrivere di questa serie mi ha fatto venire una gran botta di nostalgia… e quasi, quasi, sapete che cosa farò questa sera? Andrò a riguardarmi qualche episodio del telefilm con tanta, tanta tenerezza!
Questa, per chi amasse riascoltarla ancora una volta, la simpaticissima sigla: