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Nata il 4 luglio

Ci sono date che restano impresse nella memoria anche se non hanno nulla a che fare con il paese in cui si vive. Una di queste è il 4 luglio, la festa dell’ Indipendenza statunitense che è nell’immaginario collettivo grazie a cinema e televisione, tanto che verrebbe quasi da fare il barbecue, come lo fanno gli americani!

Per gli Stati Uniti è un giorno importante: si celebra la conquista dell’indipendenza dal regno britannico. Dopo una lunga e sanguinosa guerra, tredici colonie riuscirono a ottenere la libertà, costituendo il nucleo di partenza di quelli che sarebbero diventati gli Stati Uniti d’America.

Stati Uniti d’America, i festeggiamenti dell’Indipendence Day

Le colonie americane si sentivano sfruttate dalla madrepatria: potevano commerciare solo con la Gran Bretagna e non potevano disporre in autonomia di quello che producevano. Il motto dei ribelli divenne pertanto «no taxation without representation», niente tasse senza avere una rappresentanza politica nel parlamento britannico.

A partire dal 1773, il no a questa richiesta portò alla rivolta  contro re Giorgio III, ricordato da allora e per sempre come colui che perse le colonie americane.

L’episodio forse più noto della ribellione fu quello del Boston Tea Party, in cui un gruppo di coloni mascherati da indiani assaltò a Boston alcune navi della Compagnia delle Indie cariche di tè e ne gettò le merci in mare per protestare contro le condizioni di favore di cui godevano i mercanti inglesi. La guerra vera e propria, con George Washington a guidare gli americani, andò avanti dal 1775 al 1778.

La Festa per l’Indipendenza degli Stati Uniti è pertanto la festa nazionale che ricorda l’adozione della dichiarazione d’indipendenza dalla Gran Bretagna. Con questo documento, sottoscritto il 4 luglio 1776, fu sancito il distacco dal patria coloniale. Tuttavia la storia ricorda che la separazione legale delle colonie americane avvenne in realtà il 2 luglio 1776, quando il secondo Congresso Continentale votò per approvare la risoluzione di indipendenza proposta da Richard Henry Lee. Due giorni dopo fu invece la volta della Dichiarazione d’Indipendenza vera e propria, il cui autore principale fu Thomas Jefferson.

Il primo Independence Day venne celebrato nel 1777, esplodendo 13 colpi di pistola, in onore alle 13 colonie originarie.

Stati Uniti d’America, i festeggiamenti dell’Indipendence Day

Il 4 luglio divenne festa nazionale nel 1870.

Oggi, in tutte le basi militari si svolge il Salute to the Union (il Saluto all’Unione), in cui vengono sparati tanti colpi di cannone quanti sono gli Stati attuali.

Per il resto della popolazione americana e’ consuetudine festeggiare la ricorrenza riunendosi con amici e parenti. In onore dei colpi di pistola del 1777, grandi protagonisti della giornata, sono ovviamente i fuochi d’artificio i quali  richiamano grandi folle: lo spettacolo più famoso è quello allestito alla Casa Bianca.

E se i politici pronunciano discorsi solenni che esaltano l’eredità dei padri della Nazione, la cittadinanza si dedica a feste, spettacoli e partite di baseball o basket in tutto il Paese, con al centro della scena simboli patriottici come bandiere, costumi a stelle e strisce e perfino make up a tema.

Il barbecue e’ d’ordinanza. Non è infatti Festa dell’Indipendenza senza della brace che cuoce hamburger e hot dog!

Tradizioni  belle e buone da rispettare tanto che anche a me è venuta una gran voglia di un barbecue per questa sera.

Ma da fiorentina verace quale sono,  sulla brace sto già  immaginandomi una gustosa bistecca!

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Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

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