Il brano del giorno,Musica

Cameriere … Champagne!

Sessantaquattro anni di musica, una carriera sulla cresta dell’onda e l’amore del pubblico che lo accompagna da sempre.

Da quando ha esordito nel 1958, anno del primo grande successo Malatia, Peppino Di Capri è un’autentica star della musica italiana. Pochi come lui sono riusciti a conciliare, nei momenti più felici, la tradizione napoletana con le novità del rock’n’roll e del twist (l’indimenticabile St Tropez, e’ stata eletta a simbolo di un’epoca!).

Giuseppe Faiella, in arte Peppino Di Capri, nasce il 27 luglio 1939 nell’isola di Capri: diviene popolare, a partire appunto dagli anni ’60,  alle sue interpretazioni dei classici napoletani in chiave moderna. La città e l’isola lo adottano subito per il suo modo delicato di intonare le canzoni, comprese in un repertorio che va da brani più tradizionali come I te vurria vasa’ ad altri creati invece di suo pugno, come Luna Caprese.

Peppino Di Capri è stato l’unico cantante italiano a salire sullo stesso palco calcato dai Beatles, in occasione dei loro tre leggendari concerti italiani a Milano, Genova e Roma (1968). Egli, che era all’epoca tra i pochi rappresentanti del rock’n’roll italiano, ebbe l’onore di aprire i concerti dei Quattro di Liverpool (John Lennon, Paul Mc Cartney, george Harrison e Ring Starr).

Ma per Peppino Di Capri il vero successo arriva con le partecipazioni al Festival di Sanremo, dove si presenterà per ben nove edizioni, ottenendo sempre molto successo con le canzoni in concorso.

Davvero molte le sue canzoni a tutti note, memorabili pietre miliari degli anni Sessanta e Settanta , da Nessuno al Mondo, a Roberta, oppure  Nun è peccato, fino a Un grande Amore e niente più.

Oltre a un certo tocco di esotismo francese, dietro questa scelta c’è un motivo più banale e se vogliamo burocratico. Oggi siamo in tempi di denominazioni controllate ed etichette rigorose, che valorizzano il prodotto locale. In Italia, la denominazione champagne non esiste, esiste solo quella spumante,  ma fino a poco tempo fa non era così: il termine champagne era internazionale e molto più diffuso del corrispettivo italiano. Lo spumante, anche quello prodotto in Italia, veniva chiamato champagne italiano; ricordate

E quindi, anche il secondo mistero ha la sua soluzione!

Insomma, per il povero Peppino di Capri non c’erano alternative: quarant’anni fa  per festeggiare la fine di un amore , non si poteva ordinare nient’altro che Champagne!

La canzone arrivò in finale a Canzonissima il 6 gennaio 1974 e da allora fa parte della nostra cultura come «I cipressi che a Bolgheri alti e schietti …».
E pertanto: «Finché la barca va, “lasciamola” andare…»!

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwiK0s37xZj5AhXFQPEDHey2Ba4QuAJ6BAgcEAU&url=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DizPvEd1zdY0&usg=AOvVaw3VKujE5YKHt_tBo7Txn31d

Author Image
Barbara Chiarini

Barbara Chiarini nasce a Firenze nel 1967. Laureata in Architettura con indirizzo storico-restauro e conservazione dei Beni Architettonici, si ritiene un architetto per professione, una scrittrice per passione, ed una fiorentina D.O.C. Autrice del libro “Per le Antiche Strade di Firenze”, “Una finestra affacciata dull’Arno” e “Su e Giù per le strade di Firenze”, ella è anche la fondatrice nonche’ uno degli Amministratori di questo Blog.

0 0 votes
Voto all'articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Wordpress Social Share Plugin powered by Ultimatelysocial
WhatsApp