La Certosa di Firenze
La scorsa settimana, mi squilla il telefono! Un amico, mi invita ad andare a visitare la Certosa di Firenze!
E’ un invito a cui non posso e non voglio rinunciare.
Arriviamo e i miei ricordi, ormai sopiti con il passare degli anni, riaffiorano alla mente: la foresteria è li dove l’avevo lasciata, come se il tempo si fosse fermato. Al banco ritrovo lo stesso uomo che non vedevo più da oltre vent’anni.
Con la guida, visitiamo i vari ambienti e percorriamo la lunga scalinata che si affaccia sulla grande sala denominata “Palazzo Acciaiuoli”, che un tempo era adibita a granaio.
Attraversiamo il Grande Chiostro, antistante la Chiesa di San Lorenzo: una porta ci separa dal piccolo Chiostro dei Fratelli, unico nel suo genere, a causa di due porticati che si soprammontano, uno sopra l’altro.
Le sensazioni si fanno sempre più forti, il silenzio del luogo mi assorda: nel camminare, il rumore dei miei passi mi disturba.
Arriviamo al Grande Chiostro, con al centro il pozzo: è un immagine poetica, i portici che si sviluppano dai quattro cantoni, lo fanno apparire enorme ma allo stesso tempo, esso ti abbraccia e ti trasmette quel genere di serenità in cui ogni ansia si stanca, si placa, si annoia di combattere e se ne va. Qui troviamo anche una luce ideale per poter scattare alcune foto.
In punta di piedi, arriviamo nella Chiesa di San Lorenzo, divisa in due parti: la prima, destinata ai monaci di clausura e la seconda dedicata ai Fratelli Conversi. Questo coro è unico nel suo genere e gode di un’acustica eccezionale dovuta a dei fori che sono stati fatti appositamente sul pavimento e sul soffitto. Tale stratagemma, ha consentito di attutire l’eco dei canti e della voce.
Il tour arriva alla sua conclusione, dopo aver visto anche una delle celle dei Frati di clausura. Come un bambino mi dirigo dal signore che sta da anni dietro al banco della foresteria. È da quando sono arrivato che ho voglia di acquistare un paio di confezioni di caramelle all’orzo, proprio come facevo con mio nonno quando ero piccolo.
Potrei continuare ancora per ore e raccontarvi dei particolari architettonici del monastero ma per questo vi lascio nelle mani sapienti della guida che incontrerete, se vorrete regalarvi una gita in questo luogo incantato.
Stare in pace con se stessi … è un posto bellissimo!!
Splendida sintesi descrittiva e fotografica di un luogo ameno alle porte della città.